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Il Museo Horne di Firenze

Una casa fiorentina del Rinascimento

Era nelle intenzioni del suo fondatore, il collezionista e studioso londinese Herbert Percy Horne, fare della propria dimora la sede prestigiosa dove conservare le sue collezioni, ma anche un luogo pulsante di vita utile a conoscere la storia e l’arte. Nelle sale del museo Horne il Santo Stefano di Giotto emerge in tutta la sua importanza, ma la collezione comprende anche autori come Filippo Lippi, Bernardo Daddi, Simone Martini, Pietro Lorenzetti, Dosso Dossi, Antonio Rossellino, Jacopo Sansovino, Agnolo di Polo, Jacopo del Sellaio, Luca Signorelli, Pietro di Giovanni d’Ambrosio, Niccolò di Segna, Piero di Cosimo, Desiderio da Settignano, Bartolomeo Ammannati, Lorenzo di Credi, Carlo Dolci, Gian Lorenzo Bernini, Domenico Beccafumi, il Giambologna e una preziosissima tavola di Masaccio: i pezzi esposti sono oltre seimila.
Dalla fine dell’Ottocento questi capolavori insoliti di pittura, scultura, ceramica, oreficeria, mobili, placchette, sigilli e stoffe convivono elegantemente e in piena armonia nella sede di palazzo Corsi, nel quartiere di Santa Croce a Firenze.

Particolarmente apprezzata per la molteplicità di materiali impiegati è la collezione di 98 posate (28 coltelli, 22 cucchiai e 47 forchette), che comprende anche numerosi coltelli da caccia e da offesa. Le posate sono riconducibili a un periodo compreso tra il XIII e il XVIII secolo e rispecchiano l’interesse dell’architetto inglese Herbert Horne di documentare aspetti propri della vita domestica nella sua quotidianità. Sono presenti esemplari dalla diversa funzione. Alcuni presentano un pomolo sagomato con motivi semplici, quali zampe di animali e motivi vegetali (pigne), altri hanno forme più complesse, come teste di animali fantastici e figure umane a tutto tondo. Si evidenziano per qualità e rarità alcune posate, databili nella seconda metà del Quattrocento, con manico in argento e decorazioni a niello o in avorio intagliato. Particolare curiosità possono destare le posate “smontabili”: forchette pieghevoli con all’interno il nettadenti oppure vere e proprie posate da viaggio che racchiudono forchetta, cucchiaio e stuzzicadenti.

Museo e Fondazione Horne sono partner di Associazione OmA e forniscono contenuti scientifici e specialistici grazie al Servizio Educativo del Museo, per avvicinare alle tecniche artistiche e artigianali un pubblico sensibile, interessato e ricettivo di bambini e famiglie.

www.museohorne.it
Via dè Benci 6, Firenze
+39 055 244661
info@museohorne.it
Apertura dal Lunedì alla domenica, dalle ore 10:00 alle ore 14:00.
Chiuso il Mercoledì