Paolo Pagliai. L’arte dell’argento ai tempi dei fiaccherai
Laura Inghirami, giornalista e consulente specializzata nel settore del gioiello, e Founder Donna Jewel, ha intervistato per Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte i Maestri vincitori del premio MAM – Mastro d’Arte e Mestiere nella categoria Gioielleria – Argenteria – Oreficeria.
“I fiaccherai – racconta il Maestro Paolo Pagliai – erano gli antichi conducenti delle carrozze a cavalli. È a loro che mio padre, Orlando Pagliai, fondatore dell’azienda, negli anni ‘40 consegnava i suoi bigliettini da visita scritti a mano affinché li diffondessero, per farsi conoscere e trovare clienti”.
Un’affascinante storia d’altri tempi quella di Paolo Pagliai, artigiano fiorentino vincitore del premio MAM – Maestro D’Arte e Mestiere, specializzato nella produzione e lavorazione di argenteria, nella realizzazione su richiesta di pezzi unici e nel restauro. Oggi punto di riferimento d’eccellenza, l’argenteria Pagliai è stata riconosciuta come Esercizio Storico Fiorentino di pregio.
“Sono Orlando Pagliai, l’argentiere che lavorava dal Rogai, se avete bisogno sono in Costa San Giorgio al n. 77”: così recitavano i bigliettini. E tra le personalità che Pagliai attirò con la propria creatività e maestria, negli anni ’60 vi fu un nome di particolare rilievo: Giovanni Battista Giorgini. Il famoso imprenditore, riconosciuto per essere un uomo all’avanguardia nonché organizzatore della prima sfilata di moda nella Sala Bianca di Palazzo Pitti nel 1951, si fece mediatore tra l’alto artigianato italiano, in particolare fiorentino, e il mercato americano.
“Fu grazie a lui – racconta Stefania Pagliai, terza generazione della famiglia – che si instaurò una collaborazione durata dieci anni con Tiffany, che investì sull’eccellenza della nostra azienda commissionando numerose opere. Ad esempio, ci chiesero di replicare le opere esposte al Museo degli Argenti di Palazzo Pitti. Si trattava di incarichi di grande valore, per cui mio nonno e mio padre lavorarono intensamente insieme ad un team di artigiani specializzati. L’incontro con Tiffany contribuì significativamente allo sviluppo dell’azienda”.
Pagliai è una delle ultime botteghe che presenta all’interno il proprio laboratorio artigianale. Si trova a Borgo San Jacopo, nel cuore della Firenze medievale, immersa nella bellezza di una delle città d’arte italiane per eccellenza. Non è difficile intuire come il legame con il territorio sia un aspetto fondamentale dell’identità di Pagliai nonché una continua fonte d’ispirazione per le sue creazioni.
Nel laboratorio le tecniche utilizzate, dalla martellatura, alla cesellatura, alle complesse incisioni, celebrano una tradizione antica, e l’opera di cesellatori, fonditori, orafi, si unisce e dà vita a oggetti di straordinaria bellezza. Come le bamboline in argento che la Sig.ra Wanda Ferragamo commissionò a Pagliai per donarle ai suoi nipoti. “Ritornate in asse e proseguite dritti sulla strada dei principi e della rettitudine indicatavi. Nonna Tà”: questa l’incisione sul retro delle bambole, che voleva lanciare un profondo insegnamento. Le bamboline, infatti, se spinte si muovevano, per poi tornare sempre in piedi (2022, G. Visconti: “Nel libro rosso di Tà. La vita di Wanda Ferragamo”. Mondadori Electa).
O come Chrysler Building, il pezzo unico realizzato su commissione in argento, eseguito completamente a mano da lastra traforata e incisa e saldata ad argento, in cui la guglia del grattacielo, i dettagli, i doccioni e i decori sono eseguiti con il metodo della cera persa e cesellati manualmente.
La famiglia Pagliai ha dimostrato negli anni una forte dedizione verso l’azienda. E le donne della famiglia hanno ricoperto un ruolo fondamentale: “Mia moglie Raffaella – racconta Paolo Pagliai – iniziò a lavorare come commessa per supportarmi. Il suo contributo fu decisivo per il successo dell’azienda: la sua personalità estroversa e carismatica permise di creare un sincero rapporto di affetto con i clienti che scelsero in numero sempre maggiore di rivolgersi a noi. Oggi mia figlia Stefania porta avanti la tradizione familiare con impegno e passione.”
Riguardo il premio MAM, il Maestro si dice orgoglioso e sorpreso. “Sono fiero di aver vinto il prestigioso premio MAM. Dopo tanti anni di lavoro, ottenere questo riconoscimento è stata una grande soddisfazione e un onore per tutti noi. Nella mia vita ho sempre ricercato l’eccellenza, che altro non è che la straordinaria bellezza di questo mestiere. Una bellezza senza tempo, per cui provo una forte passione, quella stessa passione che ha mosso mio padre e che si è tramandata di generazione in generazione nella nostra famiglia.”
Laura Inghirami
Argentiere Pagliai
Borgo San Jacopo, 41R – Firenze
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