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Questione di naso

Firenze è la città dei profumi sin dal Rinascimento. Oggi la tradizione si perpetua grazie alla presenza di botteghe ed esperti blasonati.

Firenze, città delle arti e del saper fare. Firenze città del profumo. Una storia che ha origine nel periodo aureo del Rinascimento e che ancora oggi grazie alla presenza di botteghe e nasi blasonati è ricca di novità riconosciute e apprezzate in tutto il mondo.
Una dedizione quella di Firenze alla profumeria artistica che in anni recenti ha visto crescere una importante fiera di settore dedicata, ‘Fragranze’, portata avanti con successo di partecipazione e buyer da Pitti Immagine. Nel percorso di oltre cinquecento anni ne è stata fatta di strada. Dalla comparsa del “Nuovo Ricettario Fiorentino” messo a punto dal Collegio dell’Arte dei Medici nel 1498 per fissare le regole a cui tutti gli speziali dovevano attenersi per la composizione dei loro composti,  alla cura delle scienze botaniche che tanto appassionò la famiglia dei Medici.

Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella deve la sua creazione ai frati domenicani che si stabilirono a Firenze nel XIII secolo. Oggi se ne ammira tutta la storia negli arredi, negli strumenti e nelle decorazioni. Se la sua fama si lega al tipico liquore rosso Alchermes ottenuto dalla cocciniglia essiccata, oppure alla Polvere per imbiancare le carni (tipica degli anni 20 del ‘900) negli imponenti locali di via della Scala si apprezzano gli intensi profumi e i pout-pourri, insieme ad aromi insoliti e pungenti. Un successo dovuto anche al piglio imprenditoriale del patron Eugenio Alphandery che ha fortemente creduto nel valore di una produzione tutta made in Florence. «Le erbe officinali, la lavanda e le rose arrivano dal nostro giardino di Villa La Petraia», spiega, «come le candele dalla cereria interna». In tempi recenti  per celebrare importanti anniversari si sono create profumazioni come l’Acqua di Colonia Cinquanta per festeggiare il 50° anniversario di gemellaggio tra Firenze e Kyoto. Un bouquet floreale dove le note di testa di gardenia, fiori d’arancio e fiori di tiaré, s’intrecciano con legni dolci e the verde nella ricchezza del cashmere. Una nota muschiata ed ambrata introduce il fondo di legni preziosi. Oppure Lana, Acqua di Colonia ad edizione limitata, morbida, calda e dolce nell’aria come la sensazione che si prova ad affondare la mano nella lana. «In occasione della mostra Amore e Psiche nel 2012 a Palazzo Marino a Milano abbiamo realizzato la fragranza per l’ambiente per rievocare l’odore fresco del giardino, quello legnoso del sottobosco e quello freddo del marmo, mentre lo scorso luglio al Palazzo delle Esposizioni di Roma per il progetto “Caravaggio Experience” è andata in scena la fragranza ‘Maledetto’».

Sempre a Firenze nella Farmacia SS. Annunziata già nel 1561 si ha una particolare tradizione nella formulazione di galenici e prodotti per l’igiene e l’estetica della pelle. All’esperienza dell’antica Farmacia oggi la proprietaria famiglia Azzerlini utilizza le nuove tecnologie passando dalle lavorazioni fatte a mano con spatole e pestelli a preparazioni eseguite con macchinari moderni e sicuri. Sono trascorsi oltre 450 anni dalla nascita della Farmacia SS. Annunziata e più di 150 sono gli articoli cosmetici apprezzatissimi dalla clientela. Con la nuova linea Farmacia 1561 dedicata a cinque prodotti per la cura e per il trattamento degli inestetismi del viso si unisce l’avanguardia di sostanze ad azione simile al botulino con eccipienti ad assorbimento ottimale che garantiscono ottimi risultati.

Storia più recente e subito prestigiosa quella di Lorenzo Villoresi, naso, maestro profumiere che con la fine degli anni ottanta parallelamente alla carriera accademica come ricercatore di Filosofia antica, si appassiona al mondo dei profumi e nel 2006 si aggiudica il prestigioso premio internazionale Prix Francois Coty di Parigi, il più importante riconoscimento alla carriera artistica di un profumiere. Imposto sulla scena internazionale con il suo prodotto che concilia l’altissima qualità al lusso, ha recentemente aperto un suo negozio a Firenze in via de’ Bardi dove a primavera 2017 prenderà vita un ambizioso progetto dedicato proprio al mondo del profumo. «Un museo», spiega Villoresi, «per conoscere il dietro le quinte del settore, un giardino con piante aromatiche che si presterà anche ad attività didattiche e un’accademia con corsi ed eventi per avvicinare un pubblico di appassionati alla conoscenza di un ambito così complesso». Non solo, sempre a primavera Villoresi sbarcherà a Dubai aprendo uno shop in shop dentro la Galerie Lafayette dove saranno presenti tutte le ultime novità Villloresi. Dal profumo solido realizzato con la celebre fragranza Teint de Neige da portare con sé anche in viaggio, alla impalpabile fragranza Hair mist, una nuvola profumata a bassa percentuale di profumo da nebulizzare sui capelli e sui capi di abbigliamento.

In Borgo Santa Croce, attiguo alla casa-studio, recentemente restaurata e visitabile su prenotazione, in cui Giorgio Vasari ebbe a finire i suoi giorni, l’esperienza di Sileno Cheloni con il salotto delle essenze di AquaFlor è senz’altro da non mancare. Più di 1500 materie prime odorose negli eleganti scaffali dell’olfattoteca danno inizio al viaggio olfattivo capace di far viaggiare virtualmente in luoghi lontani. Incenso dell’Oman, la rosa di Taif e il sandalo di Mysore…ma se si sceglie il percorso guidato con il maestro profumiere, si ha modo di veder realizzato il proprio profumo, assolutamente unico. «La nuova sfida», racconta Cheloni, «che si lega alla personalizzazione dei profumi mi porta oggi a sviluppare l’idea di piccoli flaconi (ogni flacone è di 30 ml) da integrare a seconda del gusto e del cliente». E non mancano progetti originali come quello anche portato avanti con la Fondazione Advancing Women Artists di Jane Fortune che vedrà la realizzazione di un profumo ‘invisibile’ per sottolineare il lavoro nascosto e prezioso delle donne restauratici e artiste.

Mestieri d'Arte & Design n.15
http://mestieridarte.it/mda/