Antonio Dattis è un maestro liutaio, ebanista e restauratore.
Si avvicina al mestiere apprendendo, giovanissimo, le basi della lavorazione del legno come garzone nella bottega di un falegname, e poi come apprendista di un maestro ebanista e restauratore di mobili. Comincia così a costruire i suoi primi strumenti musicali, sperimentando con le tecniche di liuteria tradizionale. Completa infine la formazione presso la bottega del liutaio tarantino Alfredo Baroni.
Oggi, nel suo laboratorio a Sava, vicino Taranto, costruisce strumenti ad arco e a pizzico.
Grazie alla sua formidabile manualità, è in grado di ricostruire strumenti antichi molto elaborati, sia copie fedeli, sia manufatti di sua creazione. Si dedica soprattutto agli strumenti medievali, rinascimentali e barocchi a corde pizzicate, come liuti, arciliuti, tiorbe, chitarre e mandolini, utilizzando anche materiali rari, come l’avorio di mammut.
Ha esposto le due opere in tutto il mondo e ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti internazionali.

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