Consigliato da: ELENA AGOSTI

Leonardo Collanega è un giovane ceramista, erede degli ultimi vasai della zona di Nove e Bassano del Grappa, rinomata per la lavorazione dell’argilla.
Classe 1995, Leonardo inizia l’attività di vasaio nel 2015, appassionandosi alla creazione di oggetti realizzati al tornio, con ogni tipo di materiale ceramico, dalle basse alle alte temperature. Oggi, nel suo laboratorio Sbittarte a Marostica, realizza soprattutto vasi, ma anche oggetti decorativi e per l’arredo, in porcellana “biscuit” lavorati “all’osso”, oppure in grès, argilla rossa o bianca.
Produce anche semilavorati e oggetti su commissione, e ha collaborato con Stefano Bertoncello alla creazione delle caraffe “Regaline” e al “Pescecanter”.
Ha vinto il Premio Speciale al Campionato Mondiale Tecnico Maestri Giovani “Mondial Tornianti” a Faenza nel 2016, il premio Portoni Aperti a Nove nel 2020 e il primo premio nazionale vasaio “Gino Geminiani” 2021 a Faenza.

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Elena Agosti Direttrice Museo Villa Lattes e Concorso CeramicAppignano
Un giovane talento

Giovanissimo torniante, Leonardo Collanega è figlio della secolare tradizione ceramica del nostro territorio: è cresciuto tra le vaschette ...

Giovanissimo torniante, Leonardo Collanega è figlio della secolare tradizione ceramica del nostro territorio: è cresciuto tra le vaschette cangianti di smalti del padre Stefano, abilissimo decoratore, ha osservato per anni le mani plasmare la terra e da quelle visioni ha tratto preziosissimi insegnamenti che ora applica alle sue ceramiche. Giovanissimo, ma già famoso per le sue doti nel panorama internazionale, Leonardo lavora qualsiasi tipo di terra, dalla comune terra rossa alla pregiata porcellana, riuscendo a tornire piccole ciotole dai bordi sottili fino a grandi vasi che richiamano la tradizione degli orcioli. Nel 2020 ha vinto il Premio Portoni a Nove, concorrendo con un grande vaso tornito a mano in grès bianco cotto a legna con un processo di smaltatura a cenere, grazie alla collaborazione con il gruppo fuochisti coordinato da Antonio Bonaldi, mastro fornaciaio.

Giulia Cerrone Giugno 2022