Stefano Bertoli, liutaio di Milano - vincitore del concorso Artigiano del Cuore 2020 di Wellmade
Interviste

Stefano Bertoli

Vincitore della terza edizione del concorso Artigiano del Cuore, il giovane liutaio si racconta

Stefano Bertoli è il vincitore della terza edizione del concorso Artigiano del Cuore. Giovane maestro liutaio specializzato nella costruzione e riparazione di strumenti ad arco, insegna restauro alla Civica Scuola di Liuteria del Comune di Milano e ha il suo laboratorio a Milano, in Via Pellegrino Rossi 5.

Complimenti per la vittoria! Come hai vissuto il concorso Artigiano del Cuore?
Grazie per i complimenti come prima risposta. Ho vissuto questa esperienza come una possibilità di farmi conoscere ma anche come un’occasione per “guardarmi dall’esterno” e valutare la mia immagine professionale in funzione di una crescita come artigiano liutaio.
È stato molto emozionante e mi sono sentito sostenuto da amici, clienti e da una buona parte del mio quartiere.

Come hai vissuto invece il periodo di quarantena? Come ne ha risentito la tua attività professionale?
Il periodo di quarantena è stato molto faticoso perché il nostro lavoro non è fatto solo della costruzione o riparazione di strumenti ma richiede molto tempo per la gestione, sistemazione, progettazione di nuovi strumenti o lavori, e anche per la pulizia!
Non poterci andare fisicamente ci ha tolto tempo prezioso, ma stare a casa mi ha dato la possibilità di pensare a qualche idea che vorrei sviluppare.

Stefano Bertoli, liutaio di Milano - vincitore del concorso Artigiano del Cuore 2020 di Wellmade

Ora hai la possibilità di rilanciare la tua bottega: come impiegherai il denaro ottenuto con la raccolta fondi?
Ho moltissimi progetti: l’idea principale è investire i fondi nel materiale necessario, cioè legno di qualità per costruire nuovi strumenti. Il primo sarà una viola da gamba bassa in sol, strumento che mi ispira da parecchio tempo, e vorrei sostituire il riccio con una testa scolpita a mano.
Vorrei che questa viola fosse un simbolo di rinascita e perciò vorrei che coniugasse potenza qualitativa e bellezza. Vorrei che ripagasse in qualche modo tutti quelli che hanno creduto nel mio progetto votandomi, quindi sto pensando a una modalità di presentazione quando sarà pronta che possa coinvolgere molte persone.

Qual è stata la tua formazione e perché hai scelto di diventare liutaio?
Dopo il liceo scientifico ho iniziato l’università, ma mi è stato subito chiaro che lo studio non collegato al lavoro manuale non era adatto a me. Fin da bambino suonavo contrabbasso e pianoforte e sono sempre stato appassionato di musica. Così ho pensato di ritornare nel campo degli strumenti musicali, iscrivendomi alla Scuola Civica di Liuteria di Milano.

Che valore ha avuto l’esperienza con Fondazione Cologni, nell’ambito del progetto “Una Scuola, un Lavoro”?
Finito il quarto anno di scuola, con il tirocinio presso la bottega del grande maestro liutaio Carlo Chiesa, la Fondazione mi ha permesso di continuare il rapporto con lui sostenendomi con una borsa lavoro e di proseguire quindi un percorso di formazione basato sui tempi e sulle modalità di un vero laboratorio di liuteria, dove si effettuavano sia lavori di costruzione che riparazione.
In questo modo la Fondazione mi ha dato la possibilità di inserirmi direttamente in un ambito lavorativo molto ampio e formativo.

Stefano Bertoli, liutaio di Milano - vincitore del concorso Artigiano del Cuore 2020 di Wellmade

Poi hai aperto il tuo laboratorio… Perché hai fatto questa scelta? Raccontaci della tua avventura imprenditoriale.
A un certo punto ho sentito il bisogno di mettermi alla prova.
Mi sono appoggiato inizialmente a un altro spazio e poi, raccolto tutto il mio coraggio, mi sono spostato in un laboratorio condiviso con altri professionisti liutai. Quindi il mio lavoro e il mio tempo sono stati spesi per acquistare attrezzi, strumenti e oggetti necessari per il laboratorio e per recuperare mobili già usati da poter riciclare. Da lì è cominciato il mio percorso individuale.

Il tuo laboratorio è uno spazio molto particolare, in condivisione con altri giovani liutai come te: di cosa vi occupate? Quali sono i vantaggi e le difficoltà di lavorare insieme nello stesso spazio?
Man mano è diventato per me sempre più chiaro che volevo creare un laboratorio condiviso con altre persone, perché la forza che ci dà è la condivisione dei materiali e soprattutto dei saperi. Inoltre i differenti punti di vista su uno stesso lavoro ci permettono di avere più idee su come agire, soprattutto per le riparazioni. Un altro vantaggio è poter condividere strumenti e macchinari cercando di contenere le spese (e inquinare meno) per poter acquistare strumenti migliori.
La difficoltà principale è la scelta del canale radio da ascoltare… Bisogna imparare a venirsi incontro e rispettare le necessità di ognuno!

Cosa ami di più del tuo lavoro?
In generale amo il lavoro con le mani: per esempio, quando faccio una riparazione, è una sfida riuscire a fare un lavoro delicato e preciso; ma anche la progettazione iniziale dello strumento è una delle cose più belle. Mi piace molto anche la scultura del riccio e della testa del violino, l’intaglio delle effe e il creare la bombatura con curve precise per la tavola e il fondo dello strumento.

Cosa diresti a un/a giovane che vuole intraprendere la tua stessa carriera?
Di proporsi nei primi anni di studio di imparare e impostare le fasi della costruzione di uno strumento musicale come fosse un allenamento. Poi, dopo aver costruito alcuni strumenti, farsi molte domande e portare avanti la propria costruzione con l’obiettivo di migliorare suono e bellezza seguendo sia ciò che si è appreso, sia gli spunti ricevuti dai maestri, seguendo le tradizioni del proprio paese o città.

Stefano Bertoli, liutaio di Milano - vincitore del concorso Artigiano del Cuore 2020 di Wellmade