CUT Carlo Cazzaniga

Carlo Cazzaniga, classe 1964, è artigiano di formazione. Inizia lavorando vetro e metalli, ma finisce per appassionarsi alle essenze del legno. Ispirato a uno stile pop nostalgico, il suo lavoro si compone di una serie di tavole realizzate con la tecnica del traforo, in cui la progettazione grafica è la vera protagonista. Il risultato, in realtà, è un paradosso provocatorio: dietro un’estetica narrativa leggera e quasi decorativa, si cela la denuncia della società contemporanea, ossessionata dalla venerazione dei suoi falsi miti.
Ad esempio, nella collezione Abrazo Futbolero, impiegando la stessa tecnica, mette uno di fianco all’altro giocatori di calcio famosi di diverse squadre, diverse nazionalità e colore di pelle, componendo un abbraccio mondiale che invoca un’idea più pura di sport, inteso prima di tutto come gioco, momento di incontro e condivisione di emozioni.
Dal 2008 Carlo Cazzaniga elabora contenuti editoriali per riviste di settore, come Daily Lab del Sole24Ore e D’A rivista d’artigianato, e blog tematici come Artigianeide. I suoi lavori fanno parte delle collezioni permanenti di importanti sedi espositive, come il Museo Yad Vashem di Gerusalemme, il Museo del Grande Torino di Grugliasco, il Museo Benfica Cosme Damiao di Lisbona e il Museo del Palermo Calcio.

Andrea Restelli

Andrea Restelli, dopo il diploma presso la Civica Scuola di Liuteria del Comune di Milano nel 1985, si specializza nella costruzione di clavicembali, fortepiani e clavicordi, seguendo i corsi di restauro e costruzione di fortepiani tenuti dal Maestro Christopher Clarke all’Accademia Bartolomeo Cristofori di Firenze.
In ormai trent’anni anni di attività in proprio ha costruito circa ottanta strumenti a tastiera, tra cui un organo positivo, dieci fortepiani copie da Graf, Fritz, Silbermann e Dulcken, una sessantina di cembali a due tastiere copie da vari modelli francesi (Goujon, Taskin, Donzelague, Tibaut, Stehlin), tedeschi (Mietke, Zell, Oesterlein, Specken, Vater) e fiamminghi (Dulcken, Delin, Ruckers), vari strumenti a una tastiera copia di modelli italiani e cinque clavicordi.
Ha inoltre restaurato alcuni fortepiani, il più importante un Johann Fritz datato 1814 restaurato nel 1993-96, di cui ha costruito due copie nel 2009 e 2012. Ha costruito il suo primo fortepiano nel 1996, una copia da Gottfried Silbermann 1749, per Lorenzo Ghielmi; un secondo nel 1999 per Katia Labeque ed altri due nel 2014.
Molti suoi strumenti sono di proprietà di musicisti importanti in Europa e Giappone e vengono usati frequentemente per incisioni discografiche e concerti. Alcuni sono esposti presso istituzioni pubbliche, tra cui l’Università Cattolica di Milano e i Conservatori di Genova e Como.