Scarpelli

Scarpelli Mosaici è un laboratorio artigianale nel cuore di Firenze. Viene fondato da Renzo Scarpelli dopo il suo apprendistato tra le botteghe del mosaico della città. Inizialmente l’attività ha sede in periferia e Renzo si occupa di realizzare commessi fiorentini e, insieme alla moglie Gabriella, della vendita di oggetti d’arte e mosaici.
Negli anni l’attività si è spostata in centro e ha allargato la produzione a mosaici in stile antico e moderno, riproduzioni di opere d’arte, ritratti e vedute della città. Oggi altri mosaicisti lavorano nella bottega, incluso il figlio di Renzo, Leonardo: grazie alla lunga esperienza nella tecnica e alla passione per l’arte, tra le mani di questi maestri le tessere del mosaico diventano composizioni spettacolari, dando forma a veri e propri “dipinti di pietra”.
La bottega ha ricevuto premi e riconoscimenti e si misura oggi con progetti internazionali.

Liuteria d’insieme

Liuteria d’insieme è un progetto che nasce a Milano nel 2003 dalla collaborazione di due liutai, Marco Golinelli e Stefano Zanderighi, specializzati nella costruzione e nel restauro di svariati tipi di strumenti a pizzico, caratteristica questa che permette al laboratorio di poter vantare una ricca e varia produzione.
La passione per la musica e per la liuteria si fondono ad animare la produzione all’interno del loro laboratorio: grazie ai loro metodi di lavorazione completamente artigianali e a un’accurata opera di documentazione, sono in grado infatti di concordare con il cliente ogni dettaglio della costruzione, dai materiali utilizzati alle scelte estetiche finali.
Il risultato di questo processo è uno strumento realizzato su misura in grado di soddisfare appieno le esigenze di ogni singolo musicista facendo di ogni nostra realizzazione un pezzo unico ed irripetibile.
Gli strumenti realizzati per la musica antica sono ispirati a modelli storici conservati nei musei di tutto il mondo.
I materiali, le tecniche di costruzione e le vernici ricalcano fedelmente i processi costruttivi storici: intarsi, stuccature e intagli sono curati con la massima attenzione. La grande cura nell’assetto dello strumento e nella valutazione dei pesi in fase costruttiva massimizza la comodità di esecuzione creando un istintivo legame fra strumento e musicista.

Alessandro Fiorentino Collection

Il Palazzo Pomarici Santomasi di Sorrento ospita sia l’attività produttiva dell’Alessandro Fiorentino Collection (Design&Tarsia) sia la sede del Museo bottega della Tarsia Lignea aperto nel 1999, dopo il restauro dell’edificio ad opera dell’architetto Fiorentino, con lo scopo di conservare e promuovere una tradizione artigianale così importante. Al suo interno, infatti, alle esposizioni si affianca la realizzazione di oggettistica museale, allestimenti d’interni e lavori di tarsia contemporanea, progettati e installati interamente su misura. Il progetto Alessandro Fiorentino Collection si sviluppa anche in ambito formativo, organizzando laboratori didattici su prenotazione, e nella conservazione e restauro di opere di particolare interesse.

 

Judith Sotriffer

Judith Sotriffer è un’artigiana di Ortisei, Bolzano, che crea giocattoli e bambole in legno.
La creazione di questi manufatti è una tradizione tipica della Val Gardena, risalente al Seicento: i soggetti prediletti erano figurine del presepe, animali, bamboline di tutte le grandezze, cavalli a dondolo e giochi di movimento. Dopo l’intaglio della figura, si procedeva alla colorazione a colla, che donava particolare lucidità.
Il 1800 è stata l’età d’oro di questa tradizione, quando gran parte della popolazione gardenese era occupata nell’industria casalinga dei giocattoli. Poi, dal 1930, questa pratica ha cominciato a scomparire.
Si dice che ogni famiglia fosse specializzata nella creazione di un gioco, ma Judith Sotriffer è l’unica ad aver recuperato la manifattura di bambole.
Partendo da un disegno, è in grado di scavare e modellare da blocchi di legno magnifiche figure sorridenti, grandi un metro o un solo centimetro, la cui forte espressività è frutto di molte ore di lavorazione e cura dei dettagli. Realizza anche sculture intagliate, figure natalizie e altri giocattoli in legno.

 

Fabio Di Natale

Nato a Trieste nel 1957, Fabio Di Natale ha iniziato lo studio del flauto traverso moderno all’età di undici anni. Dopo aver provato casualmente un flauto ad una chiave ed esserne rimasto affascinato, ha iniziato un percorso “costruttivo” attraverso lo studio di numerosi strumenti originali conservati presso musei e collezioni private.
Il lungo e meticoloso studio degli effetti timbrici ottenuti attraverso variazioni costruttive gli ha permesso di comprendere a fondo gli effetti fisici relativi alle camerature e alle essenze lignee utilizzate.
Attraverso la ricerca acustica su materiali alternativi al legno e la collaborazione di concertisti di livello internazionale, negli ultimi anni, ha messo a punto degli strumenti innovativi, costruiti secondo le più antiche tradizioni in uso nelle botteghe artigiane, ma realizzati con speciali resine sonore. Il risultato acustico ed estetico di questi strumenti dalla sorprendente sonorità ha ricevuto il consenso di molti concertisti internazionali, tra i quali Bartold Kuijken.
I suoi strumenti, realizzati nel suo atelier a Milano, vengono suonati oltre che in Europa, negli Stati Uniti, in America Latina, Giappone, Israele ed Australia. Negli ultimi anni ha tenuto seminari presso Università, Scuole Civiche, Conservatori, sia in Italia che all’estero. Espone presso le più importanti fiere e mostre internazionali di Musica Antica in Europa.

Campane Marinelli

La Pontificia Fonderia Marinelli, situata ad Agnone in provincia di Isernia, è la più antica fonderia italiana e fra le più antiche del mondo, specializzata nella costruzione di campane. È l’unica sopravvissuta tra le dinastie dei numerosi fonditori di campane di Agnone e da otto secoli si tramanda ininterrottamente, di padre in figlio, quest’arte antica.
Nel 1924 Papa Pio XI concede alla famiglia Marinelli il privilegio di effigiarsi dello Stemma Pontificio.
Nel 1999 nasce il Museo storico della Campana “Giovanni Paolo II” attiguo alla Fonderia che conserva esemplari storici di campane come quella gotica che la tradizione vuole sia stata fusa 1000 anni fa, ad Agnone. Il Museo conserva inoltre studi, manoscritti, antichi documenti e testi rari come l’edizione olandese, del 1664, del “de tintinnabulis”, opera definita la “bibbia” dell’arte campanaria.
L’esperienza, la competenza e l’altissima specializzazione che contraddistingue i Marinelli li ha resi i maggiori esperti non solo per quanto riguarda l’arte campanaria e, più in generale, fusoria ma anche per quel che concerne l’architettura del campanile. Non sono infrequenti i rapporti di collaborazione con architetti e progettisti di fama internazionale che richiedono loro sopralluoghi e consulenze prima di definire il disegno di un nuovo campanile o il recupero di uno antico.

 

Carlo Chiesa

Carlo Chiesa è nato nel 1962 a Milano, dove si è diplomato presso la Civica Scuola di Liuteria.
Costruttore di violini, viole e violoncelli, si occupa anche dell’ottimizzazione di strumenti storici. Nel 2003 è diventato Conservatore della collezione degli strumenti a corda del Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano e dal 1999 è membro della Società Internazionale dei Maestri Liutai e Archettai (EILA). Per anni ha insegnato Storia della liuteria alla Scuola Internazionale di Liuteria di Cremona.
Il suo interesse per gli strumenti antichi lo ha portato a svolgere approfondite ricerche sulla storia della liuteria italiana, e ad ispirarsi ai grandi maestri del passato per la realizzazione dei suoi strumenti.
Tiene spesso conferenze per esperti di settore, in Italia e nel mondo, sulla storia della liuteria e sulle tecniche antiche. La sua vasta bibliografia comprende la pubblicazione di cataloghi, saggi e articoli, tra cui: “Guarneri del Gesù” (Londra, 1998); “L’eredità di Stradivari” (Londra, 1998), scritto con Duane Rosengard. Ha collaborato con importanti riviste di settore, quali “The Strad” e “Violin Society of America Journal”.
Nel 2014 ha fatto parte della giuria del Concorso Internazionale di Liuteria di Indianapolis, organizzato dalla VSA.

Bottega Organaria Soncino

Nel 1997, dopo parecchi anni di lavoro e studio motivati da una forte passione per l’organo a canne, Ugo Cremonesi e Claudio d’Arpino fondano la Bottega Organaria di Soncino, in provincia di Cremona.
L’atelier opera soprattutto nel campo del restauro di strumenti storici, che richiedono una precisa ricerca sui costruttori originari, rispettando sempre le esigenze dettate dalle Soprintendenze. Ogni restauro è unico e certificato in ogni sua fase. Negli ultimi anni è cresciuta la collaborazione con le Curie Lombarde e la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia.
Gli strumenti della Bottega Organaria vengono regolarmente inseriti nelle più importanti rassegne organistiche, con il contributo di famosi musicisti. Alcuni dei restauri più significativi hanno dato origine a pubblicazioni di carattere scientifico. Il suono degli strumenti restaurati dalla Bottega è stato registrato in CD da importanti maestri organisti.

Epoca

Biagio Laera è un artigiano dalla straordinaria creatività e abilità tecnica. Esordisce come “ciabattino” alla Scala nel 1967 specializzandosi nella realizzazione di scarpe di scena. Ora la sua maestria è apprezzata anche all’estero, come testimoniano le fotografie con dedica di artisti stranieri nel suo atelier. Oggi è aiutato dai figli Miguel, Antonio e Nunzia, che creano con lui una gran varietà di modelli, dai più eccentrici sandali da sera per le sfilate dell’Alta Moda, a quelli in stile d’epoca per il teatro. Sono tutti esposti nel suo laboratorio, insieme a un’infinità di sagome, tomaie, tacchi, pelli e tessuti.

Isabella Villafranca Soissons

Isabella Villafranca Soissons, laureata al Politecnico di Torino in Restauro architettonico e diplomata Restauratore a Firenze, è Direttore del Dipartimento di Conservazione e Restauro di Open Care, azienda di servizi integrati per l’arte nata nel 2003, con sede a Milano presso lo storico complesso dei Frigoriferi Milanesi.
Insegna in vari master, accademie e corsi di aggiornamento per università ed enti formativi; partecipa in qualità di relatrice a conferenze e convegni dedicati alla conservazione in Italia e all’estero. È vicepresidente del comitato scientifico per i corsi “La plastica nell’Arte e per l’Arte” della Fondazione Plart di Napoli.
Il Dipartimento di Conservazione e Restauro di Open Care – Servizi per l’Arte presieduto da Isabella Villafranca Soissons, comprende cinque laboratori specializzati nella manutenzione ordinaria, straordinaria e nel restauro di dipinti, affreschi, opere d’arte antica, moderna e contemporanea, arredi lignei, arazzi, tessili antichi e tappeti, supportati da un laboratorio di diagnostica.
Il Dipartimento si occupa di collezioni private oltre che istituzionali di banche, musei e fondazioni.