Un gioco alchemico di storie, opere e ricordi

Di Federica mi ha fin da subito colpito la straordinaria cultura artistica e letteraria, che mai tuttavia rinnega una spiccata curiosità, modestia e costante desiderio di studio, approfondimento e ricerca. Le sue candele sono opere d’arte in miniatura, che molto raccontano sul suo legame con la città di Firenze, in cui un’alchimia di fragranze e inconfondibili linguaggi estetici si fondono con ricordi custoditi con cura e gratitudine. Io stessa ho donato molte delle sue candele, a chi fosse in grado di comprendere e apprezzare un oggetto così prezioso, e una peculiarità che subito si evince, oltre al fatto che siano oggetti inconfutabilmente Belli, è che diffondono una fragranza inebriante anche da spente, immergendo l’ambiente nell’opera d’arte a cui sono ispirate. Questo perché Federica, in quanto donna e artigiana, vanta un raro pregio: si prende il giusto tempo. Il tempo per ispirarsi, ricercare, progettare, testare, rinnovare e rinnovarsi; ogni sua opera è il risultato di un meticoloso processo creativo, artistico e artigianale che non può che concludersi con un oggetto innegabilmente sopraffino, in cui ogni singolo componente nella sua individualità (dal vaso al packaging, dall’ispirazione alla fragranza, dalla cera allo stoppino) si qualifica a livelli superiori di qualità, ricerca e perfezione.