Laboratorio Incredix

Laboratorio Incredix è l’officina creativa fondata dall’artigiano e designer Pino “Incredix” Giacomelli a Locorotondo, in provincia di Bari. Figlio di un artigiano della pietra – suo padre lavorava la pietra locale per costruire muretti a secco e trulli – Pino ha sperimentato nel tempo diversi linguaggi espressivi, affermandosi come un creativo poliedrico e autodidatta.

Ama lavorare a mano la materia – pietra, legno o resine – trasformandola in oggetti d’arredo, sculture, lampade e installazioni per eventi. La tradizione familiare spiega la sua predilezione per la pietra, con cui realizza oggetti-scultura completamente lavorati a mano. Tra questi spicca la collezione “Primitives”, composta da creazioni dalle forme essenziali e primordiali, pensate come piedistalli simbolici per semplici doni della natura: fiori, spighe, fili d’erba.

La pietra è anche protagonista dei workshop che il laboratorio propone a turisti e visitatori: momenti di condivisione in cui è possibile vivere un’autentica esperienza pugliese, realizzando con le proprie mani un oggetto da portare a casa.

Oltre alla pietra e al legno, Pino lavora anche con resine poliestere e poliuretaniche, con cui crea complementi d’arredo, sedute e lampade di propria ideazione. Progetta inoltre installazioni luminose per eventi e festival, curandone concept e realizzazione.

Davide Cortesi Liutaio

Davide Cortesi è un affermato liutaio ravennate, che dal 2021 opera nella sua bottega affacciata sulla piazza principale di Monte San Savino, in provincia di Arezzo. Il suo laboratorio si occupa di costruzione, riparazione, set-up, sound adjustment e restauro di strumenti ad arco del quartetto classico.

La storia professionale di Davide Cortesi è stata segnata in giovane età dall’incontro con la musica, e in particolare con il violoncello: un amore che lo porta a formarsi presso la Civica Scuola di Liuteria prima e a perfezionarsi successivamente, a Londra, nel restauro di strumenti di pregio. Studio e pratica si fondono, portandolo a diventare un esperto della liuteria regionale italiana dal secondo Settecento al Novecento, e si arricchiscono grazie ad un’importante esperienza del tutto trasversale: per due anni, infatti, partecipa alla costruzione di un veliero in legno progettato dall’architetto del mare Carlo Sciarrelli, insieme ai maestri d’ascia del Cantiere Carlini di Rimini. Un’esperienza che lo porta ad approfondire ulteriormente il suo speciale rapporto con il “materiale” legno, del tutto funzionale all’apertura del suo primo laboratorio, a Ravenna, nel 2009. Ancora oggi, nel suo mestiere, seleziona e lavora un’ampia gamma di essenze lignee – dalle più nobili come l’acero marezzato e l’acero dei Balcani a quelle più comuni come l’acero campestre, il pioppo, il salice, scegliendo sempre le più idonee e filologicamente esatte per ogni progetto.

Oltre all’esercizio del mestiere, Davide Cortesi è anche impegnato nella promozione della cultura della liuteria attraverso conferenze e progetti educativi come il corso per la costruzione di violini e violoncelli piccoli, per i giovani allievi della scuola di musica del suo comune. Nel 2018, ha partecipato agli esami per il diploma alla Civica Scuola di Liuteria di Milano come commissario esterno.

VIP di Vittorio Pappalardo

VIP è un’azienda artigiana che realizza arredi e in particolare poltrone imbottite su misura e fortemente personalizzate, situata nel centro di Napoli. Il fondatore Vittorio Pappalardo, artigiano dal forte spirito imprenditoriale, ha creato un laboratorio dove una squadra di artigiani specializzati realizza, sotto la sua direzione, creazioni su misura non solo in relazione al design delle poltrone, per assicurare ai suoi clienti la massima ergonomia e il miglior comfort, ma anche in termini di creatività, scelta e assemblaggio dei materiali, personalizzazione di elementi decorativi che sono ricamati sui tessuti o direttamente applicati sulla struttura dei mobili.

Vittoria, la figlia del fondatore, segue le orme del padre e contribuisce all’attività di famiglia con le sue competenze in termini di design e di comunicazione, ideando progetti speciali come le poltrone pensate e realizzate specificamente per il pubblico femminile.

Il laboratorio può vantare anche una particolare sensibilità ambientale: tutti i legni utilizzati provengono da foreste ad abbattimento sostenibile e la colorazione dei legni viene realizzata ad acqua, senza l’utilizzo di solventi ed agenti chimici di sintesi.

Butega Rebelle

Butega Rebelle è la creatura di Antonello Arminu, falegname che un giorno ha deciso di dare una casa ai rebelles – i ribelli, in dialetto sardo – nella sua Pattada, in provincia di Sassari.

Chi sono i rebelles? Prima di tutto, ribelle è Antonello stesso, che ha scelto di non lasciare la sua terra e anzi di esser promotore di un progetto di artigianato artistico non propriamente tradizionale. Ribelle è la Sardegna, terra la cui identità non smette mai di essere caparbiamente isolana. Ribelle però è anche il legno, materia viva e dinamica che oppone le sue forme irregolari e la sua materia coriacea ad ogni tentativo di banalizzazione, di riduzione ad uno standard funzionale. I nodi, le venature, le imperfezioni del legno – prevalentemente locale – utilizzato da Antonello diventano tratti di personalità dei suoi oggetti, delle sue sculture e dei suoi mobili, rendendo ogni pezzo unico.

Non c’è niente di nostalgico nei manufatti di Butega Rebelle, che invece spesso integrano o sono complementari a un’anima tecnologica: lampade, supporti per computer, diffusori di musica. Le creazioni sono ampiamente personalizzabili e spesso si contaminano e arricchiscono grazie a collaborazioni con altri artigiani locali, dando vita ad un mondo di oggetti plasmati in un territorio di confine tra pezzo unico e design, tra passione e funzionalità.

Coltelli Artigianali Manca

Coltelli Artigianali Manca, a Pattada, è il luogo dove il titolare Massimo Manca realizza manualmente sa rezolsa, il tradizionale coltello a serramanico sardo, che proprio nella cittadina in provincia di Sassari trova uno dei suoi principali centri di produzione.

Conosciuti in tutto il mondo per la loro eccellenza – tant’è che vengono anche chiamati pattadesi – i coltelli provenienti da questo territorio hanno raggiunto una notorietà tale tra gli appassionati da permettere a Massimo, ormai riconosciuto maestro, di stringere collaborazioni con importanti marchi – come Ferrari e Ducati – per la realizzazione di set speciali, oltre che di entrare con le sue creazioni in alcune delle collezioni private internazionali più prestigiose.

La produzione dei coltelli è rigorosamente tutta manuale e presuppone la padronanza di diverse tecniche tradizionali: dalla forgiatura delle affilatissime lame in metallo all’intaglio dei legni più pregiati o di materiali come corno di bue, montone e muflone. Massimo svolge tutte queste lavorazioni nel suo atelier di Pattada, unendo tradizione, passione e meticolosa ricerca della perfezione.

Bottega Ghianda

La Bottega Ghianda è un’eccellenza dell’ebanisteria riconosciuta in tutto il mondo, nata in Brianza a metà Ottocento. Inizialmente realizzava artigianalmente parquet intarsiati, poi si è specializzata nella creazione di una gran varietà di mobili e complementi di arredo. Negli anni ‘70 Pierluigi Ghianda, detto “il poeta del legno”, ha portato la bottega al successo internazionale, attraverso importanti collaborazioni con i più grandi progettisti dell’epoca: Gae Aulenti, Cini Boeri, i Castiglioni, Gio Ponti, Richard Sapper, Ettore Sottsass, Matteo Thun, e molti altri.
Alla morte del Maestro nel 2015 l’imprenditore Romeo Sozzi ne ha rilevato l’attività, affidando la direzione artistica a Michele De Lucchi. La Bottega Ghianda prosegue oggi la produzione attraverso il lavoro degli artigiani che hanno ereditato il saper fare di Pierluigi Ghianda: rappresentano il futuro di una delle più prestigiose manifatture italiane.

Pozzato

Dopo la laurea in architettura e un’esperienza all’estero di alcuni anni, Francesco Pozzato è tornato in Italia per esercitare il mestiere appreso dal padre, noto restauratore di mobili milanese. Da lui ha ereditato anche lo splendido laboratorio, situato in un palazzo d’epoca nel cuore di Milano, dove oggi restaura e realizza complementi d’arredo utilizzando vecchi legni e parti di antiche suppellettili ormai in disuso.
Spesso la tradizione classica del restauro entra in contrasto con il suo spirito di architetto e di innovatore, ma cerca sempre di mediare trovando le soluzioni più opportune per valorizzare al meglio il prodotto.
Inoltre, collabora con architetti, arredatori e designer creando e progettando mobili su misura.

Elena Boffi

Elena Boffi proviene da una famiglia di pellettieri, che per tre generazioni hanno disegnato e prodotto accessori di lusso, ma la sua passione è sempre stata l’oreficeria. Ereditando dai suoi predecessori manualità e creatività, si diploma alla Scuola Orafa Ambrosiana di Milano e inizia a realizzare gioielli con pietre e materiali preziosi, avviando così la sua carriera.
Le sue creazioni con le pietre e l’argento ricordano gli ornamenti delle dame rinascimentali, piene di poesia e raffinatezza, mentre quelle in bronzo e argento sono sculture contemporanee lavorate con la tecnica della cera persa.
Oggetti fatti con amore e passione, che trasmettono questi sentimenti anche a chi li indossa.
Ogni gioiello è un pezzo unico, interamente fatto a mano da Elena, e tutti i materiali sono anallergici.

Sergio Mazzola

Il Maestro Sergio Mazzola è stato tra i padri fondatori della scuola orafa udinese. Oggi questa tradizione è tramandata dalle figlie, Clarice e Paola, e dai nipoti, Dario e Marta.
Nel loro laboratorio vengono creati gioielli, oggetti d’arte e d’arredamento impiegando le più sofisticate tecniche di lavorazione, traendo ispirazione da modelli dell’oreficeria longobarda. Argento e pietre preziose vengono accostati ad elementi poveri e non convenzionali quali osso, pietre, gesso, bucce d’arancia, “scus” di mais e tante altre textures naturali, a ricordare la primitiva funzione ornamentale del gioiello.
Dal primo disegno alla produzione, il cliente viene seguito passo dopo passo in un percorso di ricerca e progettazione, per arrivare alla realizzazione di opere uniche e su misura.

BB Mosaici

Giada Salice ha studiato l’arte del mosaico presso la Scuola Mosaicisti del Friuli di Spilimbergo, in provincia di Pordenone, e nel 2015 ha aperto la sua bottega BB Mosaici a Torino.
Nel suo lavoro pone grande attenzione alla scelta dei materiali e delle tecniche da impiegare per ottenere il miglior risultato e segue il cliente in ogni fase della creazione. La sua produzione include opere d’arte, decorazione di complementi di arredo e mobili, opere tridimensionali e perfino gioielli.
Nonostante la giovane età, Giada ha partecipato a numerose mostre collettive e tra i suoi più importanti lavori ci sono la riproduzione del fregio del Sartorio per la Camera del Deputati e il rivestimento interno della cupola del Santuario mariano di Nossa Senhora di Aparecida in Brasile, realizzate in collaborazione con altri mosaicisti.