Cristiana Perali è una creatrice di gioielli realizzati a mano e appartiene la terza generazione dell’omonima famiglia di orafi attivi a Roma fin dall’apertura del primo laboratorio di orologeria e oreficeria, da parte del nonno Carlo, nel 1907. Le creazioni di Cristiana fondono bene le sue due anime, quella artigiana e quella di designer, e ne testimoniano la natura curiosa e appassionata, che trova espressione in gioielli eleganti e non banali, audaci nelle forme, nell’uso e negli abbinamenti dei materiali (dal platino al rame, dai diamanti alle pietre dure), oltre che di accurata lavorazione manuale. Cristiana è appassionata alla tecnica della cera persa ma integra nel suo lavoro diverse tecniche orafe tradizionali e contemporanee (banchetto, traforo, sbalzo, CAD). La sua ispirazione nasce da precisi stimoli artistici e culturali: l’arte e la storia di Roma, cui Cristiana ha dedicato l’omonima collezione, sono protagoniste di molte delle migliori creazioni che si possono trovare nella sua bottega nel centro storico di Roma.
Negli ultimi vent’anni, i gioielli di Cristiana Perali sono stati esposti in musei e mostre non solo in Italia ma anche nel resto del mondo (Chicago, Pechino, Sydney), e sono stati protagonisti di diverse sfilate di alta moda.
Materialmente è il progetto di Maddalena Venier e Alessandro Salvadori, due creativi che hanno fondato un laboratorio artigiano a Venezia, dove nascono oggetti, complementi d’arredo e gioielli in equilibrio tra gioco, scultura ed espressione poetica.
Nella loro Officina alla Giudecca, Maddalena e Alessandro tagliano, piegano e saldano metalli – ferro, rame e ottone in filo e lastra per arredi e lampade; argento e bronzo per i gioielli – dando vita a creazioni che raccontano storie ed evocano atmosfere ispirate alla città e alla natura di Venezia, con un approccio delicato e poetico. I metalli vengono poi dipinti, ossidati e bruniti, in una costante ricerca di quell’espressività che i due fondatori, forti del loro background artistico, infondono in ogni oggetto.
Orafa e diplomata in pittura, Maddalena ha lavorato per anni come creativa e scultrice nel mondo della gioielleria, oltre che come illustratrice. Alessandro, invece, ha iniziato il suo percorso come decoratore di vetrate artistiche e altri elementi d’arredo, acquisendo nel tempo competenze e tecniche che ha fatto confluire nel progetto artigianale e artistico Materialmente, inaugurato insieme a Maddalena nel 2007.
Navarini è marchio di creazioni artigianali in rame fondato a Trento dal maestro cesellatore Pierino Navarini nel 1958. La piccola bottega degli esordi si distinse presto per la squisita qualità degli stampi, dei vassoi e degli oggetti decorativi creati dal fondatore, che si era formato nella fusione dei metalli presso una fonderia e successivamente specializzato nelle tecniche dello sbalzo e del cesello presso la bottega dello zio. Da allora, generazione dopo generazione – oggi è in azienda la quarta – l’attività di Navarini si è evoluta mantenendo intatto lo spirito e la qualità artigianale degli esordi ma strutturandosi in una vera e propria azienda familiare, che oggi produce principalmente pentolame di alta qualità, con un occhio di riguardo al mondo enogastronomico. Le lavorazioni manuali come la martellatura e la cesellatura sono state affiancate da tecniche di produzione contemporanee che hanno consentito di strutturare l’offerta in vere e proprie collezioni, ma i clienti possono contare anche su un servizio completamente su misura per la realizzazione di prodotti unici o piccole serie, restauri e piccole riparazioni, con una specializzazione nella ristagnatura che viene eseguita secondo i più rigorosi criteri di qualità e sostenibilità.
La passione e la profondità dell’approccio culturale all’antico mestiere del rame da parte della famiglia Navarini si manifesta non solo nella produzione ma anche nell’organizzazione di convegni, nella pubblicazione di libri e soprattutto nel Museo del Rame, fondato già nel 1970 e allestito in una serie di antiche sale ipogee presso la sede dell’azienda. Pensato per appassionati, collezionisti o semplici curiosi, il Museo è un luogo di studio e di scoperta di questo metallo che ha accompagnato l’uomo nella sua storia, e comprende una straordinaria raccolta di quasi tremila manufatti originali, prodotti dal 1400 al secondo dopoguerra e provenienti da tutta Europa.
Vibel nasce nel 1979 a Torino come carpenteria metallica per la produzione di componenti tecnici e meccanici. Negli anni Novanta avvia collaborazioni con scuole, artisti e designer che vedono nelle sue competenze nella lavorazione della lamiera grandi possibilità progettuali.
Oggi l’azienda si dedica alla progettazione di opere d’arte, design e architettura: sculture, mobili, complementi d’arredo, sistemi di illuminazione, oggettistica, trofei, targhe e tanto altro. Tecnologie d’avanguardia, come il taglio laser, offrono lavorazioni di base precise e su misura, mentre la grande competenza del team di artigiani permette infinite possibilità di personalizzazione secondo le esigenze del cliente, rendendo unico ogni prodotto.
Nel 2005 l’azienda è stata insignita del riconoscimento di “Piemonte Eccellenza Artigiana”.
Sofia Morelato ha studiato arte orafa presso la Scuola d’Arte e Mestieri di Vicenza e l’Istituto d’Arte Castelmassa; successivamente ha conseguito la laurea in Design del Gioiello e dell’Accessorio all’Istituto Europeo di Design di Torino.
Sotto il suo marchio, SofiaM., realizza gioielli tramite tecniche orafe tradizionali, impiegando metalli preziosi e pietre preziose o semipreziose.
Dalla sua esperienza, o dal disegno dei suoi clienti, nascono creazioni originali e innovative nelle forme, grazie a un’accurata ricerca di design unita alla tradizione orafa artigiana.
Il Bronzetto è una bottega artigiana, situata nel cuore di Firenze, attiva dal 1963 nella lavorazione del bronzo, dell’ottone e del rame.
Le splendide creazioni sono realizzate su ordinazione o su disegno dei clienti, impiegando tecniche tradizionali con grande perizia. Oltre all’ottone, i prodotti sono impreziositi dall’uso di marmi pregiati, pietre dure e cristalli e dall’applicazione di finiture quali la doratura, la brunitura e la cromatura.
Lampade declinate in tutte le possibili varianti – da terra, da tavolo, applique, faretti, candelabri e lampadari – ed un’ampia gamma di accessori coordinati per il bagno, per camini, maniglie, pomelli e battenti si aggiungono ad arredi classici e di design. Oltre alla produzione interna al proprio laboratorio a Firenze, il Bronzetto si occupa anche di restauro di oggetti antichi, come candelabri settecenteschi e lampade da tavolo in cristallo, e sviluppa progetti e arredi su misura per clienti privati e catene alberghiere di lusso.
Giuseppe e Francesco Emblema sono figli d’arte di Salvatore, famoso artista concettuale.
Nel loro laboratorio di Terzigno, ai piedi del Vesuvio, plasmano la materia traendo ispirazione dalla natura. La loro ricerca si focalizza sulla sperimentazione con pietre derivate da impasto lavico, dando forma all’essenza stessa del territorio vesuviano attraverso lapilli, pozzolane, sabbie, schiume e derivati pircoclastici. A queste pietre si sono aggiunte poi le fusioni in metallo, per la creazione di arredi di uso quotidiano o di sculture artistiche.
Nelle loro ultime sperimentazioni, i materiali tradizionali si intrecciano con strutture vegetali, derivate dall’essiccazione, taglio e modellazione di foglie e cortecce.
Dal 1997 Costanza Algranti raccoglieva materiali di ogni genere e nel suo laboratorio, nel quartiere Isola a Milano, li trasformava in complementi d’arredo: bancali, grondaie, botti e lamiere diventavano mobili, lampade, specchi e pavimenti. Dopo la sua recente e prematura scomparsa il nipote Pietro ne prosegue il percorso creativo, rimanendo fedele all’idea di “lasciare il materiale più prossimo a come lo si ritrova”.
Materiali rovinati e consumati vengono riassemblati in questo laboratorio per dare vita a pezzi unici dal sapore di vissuto. L’irregolarità delle superfici rappresenta originalità e i difetti diventano valore.
La produzione è dedicata principalmente alla progettazione su misura di spazi privati e pubblici, offrendo flessibilità e ampie possibilità di personalizzazione.
A metà dell’Ottocento il ramaio Nicola Bruno si trasferisce dalla Basilicata alla Sardegna, dove il suo mestiere consiste nel produrre e aggiustare oggetti metallici per i paesani della zona.
L’attività si tramanda dai padri ai figli, evolvendosi e innovandosi nei decenni, fino ad arrivare nelle mani di Tonino Bruno, che a partire dagli anni ’60 affina le tecniche di produzione e della decorazione, svolgendo parallelamente attività didattiche e partecipando a diverse rassegne collettive legate alle arti applicate.
Successivamente fonda la Bottega Artigiana Metalli BAM, specializzata nella lavorazione artistica del ferro battuto, del rame, dell’ottone e dell’acciaio. I figli Vittorio e Andrea, laureati rispettivamente al Politecnico di Milano e all’Accademia di Belle Arti di Brera, uniscono le conoscenze e la tradizione della propria famiglia alle loro esperienze nell’ambito artigianato contemporaneo e del design, portando in bottega le competenze necessarie per avviare un innovativo percorso progettuale, sposando la cultura del progetto e rinnovando la comunicazione dell’azienda.
La famiglia Bruno ritiene che questa sia l’unica strada possibile per un nuovo artigianato sardo contemporaneo di qualità e, soprattutto, sostenibile. BAM vuole costituirsi come sistema tra le varie competenze artigiane del territorio, facendo rete e collaborando con i maestri di altri settori come il legno, la ceramica, i tessuti, l’intreccio, la pelletteria e il vetro.
Vocaturi è una vera e propria fucina d’arte nel centro di Torino.
Armando Vocaturi ha fondato questa bottega artigiana nel 1965, e negli anni si è specializzato nella lavorazione artistica del ferro e di altri metalli.
L’atelier si è sempre distinto per la grande abilità tecnica delle sue maestranze e per il raffinato gusto estetico, che hanno portato a collaborazioni e commissioni importanti, come quella con il celebre antiquario Pietro Accorsi.
Oggi la produzione, ancora del tutto artigianale, è portata avanti dal figlio Enrico, e consiste nella creazione di complementi di arredo per la casa e per l’esterno in ferro battuto, come lampadari, balaustre per scale su misura, ma anche sculture artistiche e decorative. Vengono inoltre realizzati lavori di restauro e di riproduzione di oggetti antichi.
Tra le opere più importanti della bottega vi è il progetto d’illuminazione del Teatro di Casale Monferrato, i lampadari della sede della Fondazione CRT di Torino e il grande telescopio eseguito per la Fedra recitata al Teatro Carignano con la regia di Luca Ronconi.