San Lorenzo Argento

Dopo una laurea in giurisprudenza, Ciro Cacchione inizia la sua formazione nell’azienda argentiera di famiglia e contemporaneamente affina le sue qualità manageriali frequentando l’MBA dell’Università Bocconi.
Nel 1970 fonda a Milano la società San Lorenzo S.r.l. con l’obiettivo di rinnovare il linguaggio espressivo degli argenti secondo i principi del design. L’Atelier San Lorenzo si distingue sin da subito per le collaborazioni con architetti e designer noti a livello internazionale. Il suo successo è testimoniato dal Compasso d’Oro vinto negli anni 1979, 1989 e 1991 e dall’Italian Jewellery Award ricevuto nel 2009. L’eccellenza della produzione è stata riconosciuta anche da alcune delle più grandi istituzioni internazionali, in particolare dalla Triennale di Milano a dal Victoria and Albert Museum di Londra, che nel 1995 ha dedicato alla San Lorenzo una mostra monografica. Numerosi oggetti prodotti fanno parte delle collezioni permanenti di musei europei e americani quali il Metropolitan Museum of Art e il Museum of Modern Art di New York, il Museum of Contemporary Art di Chicago, il Denver Art Museum, il Carnegie Museum of Art di Pittsburgh e il Museum of Art di Philadelphia.
Dal 1992 San Lorenzo produce anche utensili da cucina in argento puro 999. Grazie al connubio con Afra e Tobia Scarpa è stata studiata una tecnologia innovativa che ha ottenuto il brevetto internazionale e che ha dato vita alla collezione “Cucinare nell’Argento Puro” del 1999.

 

Azzardo Art Factory

Pur avendo alle spalle 27 anni di attività artistica, Pippo Basile ama definirsi “artigiano”, parola che coglie il bisogno profondo e diffuso di tornare a qualcosa di più umano, a un mondo di oggetti fatti con le mani. Nel suo laboratorio Azzardo Art Factory, partendo da spessi blocchi di multistrato realizza complementi d’arredo unici, in particolare splendide cornici più simili a sculture che a oggetti d’uso comune, tagliando, scavando e combinando diversi materiali, fino a ottenere forme e superfici sorprendenti. Dalle collaborazioni con vari artisti hanno origine pezzi d’arredo inimitabili, come le porte e le librerie ispirate ai quadri di Mimmo Rotella.

Fornace Signoretto

Pino Signoretto è stato uno dei più grandi artisti del vetro contemporaneo a livello internazionale.
Dopo aver appreso il mestiere presso i migliori maestri muranesi (come Alfredo Barbini, Livio Seguso ed Ermanno Nason) è diventato a sua volta Maestro vetraio e nel 1978 ha aperto la sua fornace a Murano. Ha collaborato con rinomate aziende del vetro e del design, realizzando anche monumenti e trofei su commissione di importanti istituzioni culturali. Innumerevoli le esposizioni collettive e personali nei musei e nelle gallerie di tutto il mondo e le collaborazioni con grandi artisti e progettisti: da Jeff Koons a Marc Quinn, da Martin Bradley a Sandro Chia, Licata, Pomodoro e molti altri. Per decenni ha svolto attività didattiche in molte prestigiose scuole in Europa, negli Stati Uniti, in Canada e in Giappone. Memorabile la sua visita in Giappone nel 1989, quando effettuò una dimostrazione al cospetto della Famiglia Imperiale.

Dopo la scomparsa di Pino Signoretto nel 2017, la sua eredità è stata affidata nelle mani del giovane nipote Martino Signoretto. Suo allievo per 10 anni, ne ha appreso i segreti del mestiere, diventando anch’egli Maestro vetraio.

Pia Virgilio

Pia Virgilio è una restauratrice di ceramica di Milano, specializzata nel restauro conservativo ed estetico di terracotta, maiolica, porcellana, biscuit, gres e metallo smaltato.
Nata in Sicilia, si forma a Faenza frequentando lo storico Istituto G.Ballardini, laboratori illustri, corsi e seminari di aggiornamento in storia dell’arte e storia della ceramica europea. In questi anni si interessa in maniera particolare alla maiolica rinascimentale italiana, per poi approdare negli anni successivi alle produzioni settecentesche europee in maiolica e porcellana. Inoltre, il suo laboratorio da anni è specializzato nel restauro di opere ceramiche di autori del Novecento (Lucio Fontana, Fausto Melotti, Giò Ponti, Baj, Crippa, Dorazio, Fiume, Leoncillo, Malevic, Valentini, Zauli e molti altri). Nel suo studio esegue restauri mimetici con sistemi all’avanguardia, tecniche non distruttive, materiali reversibili e con interventi totalmente invisibili anche sotto la lampada di wood.
Pia Virgilio ha un’ampia clientela privata (collezionisti, antiquari, case d’asta e gallerie d’arte) ma esegue anche importanti lavori pubblici per Enti, Fondazioni e Musei, come il FAI, la Fondazione Fausto Melotti e la Soprintendenza.

NasonMoretti

Le radici storiche della NasonMoretti risalgono al 1923, quando con grande inventiva la vetreria muranese si affaccia sul mondo della produzione artigianale di complementi da tavola di qualità.
A metà del Novecento il suo prestigio si diffonde a livello internazionale, tanto da farle meritare nel 1955 l’ambito Premio Compasso d’Oro con le coppette “Lidia”. I prodotti in gara sono un’idea di Umberto Nason, che con un’intuizione formidabile decide di applicare la tecnica del vetro incamiciato invertito (interno colorato ed esterno bianco latte) su forme dal design lineare. La ricerca sul colore è una caratteristica peculiare dell’azienda fin dalla sua fondazione: la sua produzione vanta ben 22 tonalità di verde e 8 di blu.
Gli anni ’60 vedono, con la seconda generazione della famiglia, il massimo sviluppo dell’azienda, che mantiene la caratteristica vocazione alla sperimentazione; dagli anni ’90, con la terza generazione, l’attività si concentra su nuove collezioni molto orientate al design. I prodotti NasonMoretti sono presenti al MOMA di New York, al Corning Museum of Glass di Corning (NY) e al Kunstmuseum di Dusseldorf.
Importanti le collaborazioni con brand, designer e nomi del mondo della moda, della gioielleria e del lusso, da Valentino ad Armani, da Bottega Veneta a Hermés a Tiffany.

Cristalleria Ceramica Artigiana

La formazione di Francesco Aiazzi è tipicamente artigianale: a dieci anni viene iniziato alla lavorazione del vetro dal padre Carlo, apprezzato maestro vetraio, e all’età di quindici anni diventa allievo dello scultore fiorentino Aldo Ciolli, artista di fama internazionale. Impara a modellare con la ceramica e contemporaneamente continua a dedicarsi con passione alla lavorazione del vetro. Sotto la guida di grandi maestri vetrai quali Bormioli e Signoretto, acquisisce le competenze necessarie per poter eseguire tutte le diverse fasi della produzione vetraria.
Lavora spesso come libero professionista in diverse vetrerie e collabora con l’Università di Pisa, l’Istituto Italiano di Cultura di Grenoble in Francia, il Museo del Vetro di Piegaro (Perugia), il Museo di Altare (Savona) e l’Istituto d’Arte di Pisa.
Nel 1991 fonda con la sorella Marta la C.C.A. – Cristalleria Ceramica Artigiana. La sua attività si svolge nel laboratorio di Colle di Val d’Elsa, in provincia di Siena, nel quale ogni produzione segue i dettami della tradizione artistica della lavorazione artigianale del vetro, del cristallo e della ceramica. La lavorazione del vetro viene effettuata grazie a degli stampi o artisticamente mediante la soffiatura, dando forma a vere e proprie sculture.
I prodotti di Francesco Aiazzi sono realizzati ad arte e con passione, per il piacere di dare emozioni a chi vi si avvicina. Un artigiano che ha fatto della sua semplicità una dote inestimabile. Queste qualità lo hanno portato nel giugno del 2016 a ricevere il riconoscimento di Maestro d’Arte e Mestiere da parte della Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte.

 

Bianca Bassi

La bottega di Bianca Bassi si trova nel cuore della Vecchia Milano vicino alla Darsena. Qui svolge la sua attività di lavorazione artistica del vetro, realizzando vetrate in stile classico e moderno.
Dopo un inizio di carriera nel settore grafico-pubblicitario, si è appassionata alla decorazione artistica, specializzandosi nella pittura su vetro a fuoco con smalti e grisaglie. Realizza opere in vetrofusione e tecnica Tiffany.
Ultimamente, sperimenta il riciclo del vetro per creare oggetti che rivivono in altre forme e utilizzi. Inoltre, esegue restauri di vetrate d’epoca e antiche con interventi pittorici.
Un’esperienza ventennale e la conoscenza della pittura e della fusione, le hanno permesso di ottenere un’originale tecnica del tutto personale per rappresentare il mondo del vetro.
Oltre all’attività produttiva, tiene corsi per insegnare questa antichissima arte.

Grassi

Alessandro Grassi è l’erede di tre generazioni di maestri vetrai. L’attività ha inizio alla fine dell’800 con il nonno Alessandro, che apprese quest’arte in Francia in un atelier specializzato nel restauro delle vetrate della Cattedrale di Chartres. Oggi nel laboratorio milanese di Via Mecenate 10 vengono realizzate vetrate artistiche secondo l’antica tradizione vetraria francese, con vetri colorati in pasta di primissima qualità, legate a piombo, saldate a stagno, dipinte a grisaille e cotte a gran fuoco. La vetreria riceve commissioni da tutto il mondo sia di vetrate sacre che di vetrate d’arredamento. Oltre alla produzione artigianale, il laboratorio è molto attento agli aspetti di trasmissione del sapere ospitando corsi sulle tecniche vetrarie.

De Vecchi 1935

De Vecchi Milano 1935 è un laboratorio artigiano di argenteria e lavorazione del metallo, fondato da Piero De Vecchi, un vero maestro del design contemporaneo che ha preso parte al movimento futurista, ed è conosciuto soprattutto per aver ideato il celebre candeliere sinuoso in metallo argentato “T8”. Le sue opere sono inoltre esposte in musei quali il V&A di Londra, il Moma di New York, il Musée des Arts Décoratifs di Parigi.
L’atelier è specializzato in argenteria di lusso: elementi per la tavola, oggetti d’uso e complementi di arredo sono realizzati a mano e finemente lavorati secondo la tradizione artigianale. Le creazioni di questo atelier si riconoscono subito per la fattura eccezionale, il design moderno e la funzionalità impeccabile.
Recentemente l’azienda è stata rilevata da Carlo Traglio, proprietario di Vhernier, che ne ha mantenuto intatto il saper fare artigianale.

Giacomo Moor

Giovane progettista, designer, falegname milanese, Giacomo Moor realizza mobili e complementi d’arredo su misura per privati e per aziende che desiderano un mobile custom con un valore progettuale aggiunto. Nel suo laboratorio si segue tutta la filiera di creazione del prodotto: dalla fase di progettazione e disegno che si svolge nel soppalco, fino alla realizzazione vera e propria nella falegnameria al piano terra. Libreriecucine, letti e oggettistica in legno trovano la loro peculiarità nella raffinata tecnica a incastro, tipica dell’ebanisteria del passato. Oltre alle più svariate essenze di legno, Giacomo Moor utilizza materiali di recupero che trasforma in nuovi oggetti d’uso. La sua passione per la lavorazione del legno è maturata durante gli anni universitari grazie all’assidua frequentazione di una bottega artigiana insieme alla passione per il design approfondita nelle aule del Politecnico. È nata così in Giacomo l’idea di disegnare, ma soprattutto di realizzare in prima persona pezzi unici e piccole serie nei quali la componente manuale potesse diventare il valore aggiunto del progetto.