D’Aloise

D’Aloise è un’azienda artigiana ad Agnone, nei pressi di Isernia, le cui origini  risalgono alle fine dell’Ottocento, quando venne avviata una piccola produzione di bilance.
Oggi la bottega si dedica prevalentemente alla creazione di manufatti in rame, ottone e ferro battuto come lampade e lampadari, accessori per il camino e complementi d’arredo.
A questo si affianca la vendita di oggetti d’antiquariato e modernariato di particolare interesse. I prodotti sono realizzati interamente a mano secondo tecniche tradizionali ed è disponibile anche il servizio di progettazione su misura.

 

La Fucina di Efesto

La Fucina di Efesto nasce nel 1997 nel quartiere Bovisa, fervente polo universitario del Politecnico di Milano, tra le antiche mura di una stalla appartenuta all’Ordine dei Benedettini, e risalente al 1624. Oggi l’attività si è spostata in zona Niguarda, in via Cesari 17: un luogo crocevia di tradizioni, tecniche innovative e creatività, dove opere in metallo dal design contemporaneo e d’avanguardia vengono ideate e realizzate con gli strumenti di lavoro di una volta, e con la competenza di grandi maestri artigiani, un sapere oggi ormai quasi dimenticato.
All’interno de La fucina di Efesto, la scultura in metallo è un’attività di ricerca, volta a dare forma alla materia: per dare vita a queste sculture e complementi d’arredo infatti, è necessaria una grande conoscenza dei metalli, di come forgiarli e trasformarli in oggetti d’arte finiti, e la capacità di innovare e sperimentare con le tecniche e le lavorazioni.
Alessandro Rametta, Nicolò Mulazzani e Andrea Capriotti realizzano collezioni frutto della sapiente combinazione di artigianalità e progetto, e trasferiscono generosamente il loro saper fare alle nuove generazioni.

Pia Virgilio

Pia Virgilio è una restauratrice di ceramica di Milano, specializzata nel restauro conservativo ed estetico di terracotta, maiolica, porcellana, biscuit, gres e metallo smaltato.
Nata in Sicilia, si forma a Faenza frequentando lo storico Istituto G.Ballardini, laboratori illustri, corsi e seminari di aggiornamento in storia dell’arte e storia della ceramica europea. In questi anni si interessa in maniera particolare alla maiolica rinascimentale italiana, per poi approdare negli anni successivi alle produzioni settecentesche europee in maiolica e porcellana. Inoltre, il suo laboratorio da anni è specializzato nel restauro di opere ceramiche di autori del Novecento (Lucio Fontana, Fausto Melotti, Giò Ponti, Baj, Crippa, Dorazio, Fiume, Leoncillo, Malevic, Valentini, Zauli e molti altri). Nel suo studio esegue restauri mimetici con sistemi all’avanguardia, tecniche non distruttive, materiali reversibili e con interventi totalmente invisibili anche sotto la lampada di wood.
Pia Virgilio ha un’ampia clientela privata (collezionisti, antiquari, case d’asta e gallerie d’arte) ma esegue anche importanti lavori pubblici per Enti, Fondazioni e Musei, come il FAI, la Fondazione Fausto Melotti e la Soprintendenza.

Pilgiò

Antonio Piluso, calabrese di nascita ma milanese d’adozione, apre il suo laboratorio nel 1982 e, due anni dopo, fonda il marchio Pilgiò.
Il suo lavoro si basa su una materia considerata non come elemento inerte ma mutevole che sprigiona energia. Tutti i suoi monili, così come pure le sculture in legno d’ulivo, sembrano nascere dalla mano come quelle figure che, tracciate distrattamente sulla carta, d’improvviso si rivelano incantevoli.
Ormai da decenni Antonio esercita la sua sorprendente forza creativa per dar vita a gioielli unici, frutto di un’incessante attività di ricerca e sperimentazione che portano la materia ai suoi limiti naturali e a innovazioni nelle tecniche impiegate. Gioielli barbari, arte orientale, combinazioni materiche, elementi della natura e ricordi personali sono spunti d’ispirazione e concetti di partenza per la progettazione di soluzioni inedite. Il vigore espressivo e l’originalità di queste opere consentono a Pilgiò di essere oggi conosciuto a livello internazionale.

GLab

A Milano Davide Grosso produce con il marchio GLab una collezione di arredi da lui realizzati su disegno con lamiera di ferro, ossidata e patinata, personalizzati ma ripetibili. L’originalità delle creazioni di Davide Grosso, protagonista di un artigianato d’eccellenza, figlio ed erede della migliore tradizione italiana, parte dalla conoscenza della materia, il ferro, e della storia del mobile, in particolare italiano e francese. Ai materiali ferrosi, addomesticati da macchine laser a controllo numerico, nate per la produzione seriale di pezzi per l’indotto dell’auto, nella collezione di Davide si unisce l’applicazione di tecniche artistiche storicamente attestate, quali la laccatura veneta settecentesca e la doratura a guazzo, che sono da anni nel DNA di Davide, nato restauratore.

Pellini

Seguendo la tradizione della nonna Emma Caimi Pellini che nell’immediato dopoguerra disegnava bijoux per l’alta moda francese e italiana, oggi Donatella Pellini crea e reinterpreta questa arte preziosa con una visione contemporanea. La sede storica dell’atelier è a Palazzo Belgiojoso, in Via Morigi, ma è nel laboratorio in via Giannone che le creazioni prendono vita con la sperimentazione di accostamenti innovativi. Tra i metalli preferiti il rame, l’ottone, l’argento, impreziositi con cristalli, ametiste, giade, resine che riproducono con raffinato gusto cromatico i colori dei coralli, delle pietre dure e preziose.