Franco Blumer

Dopo essersi formato presso le migliori scuole e botteghe di oreficeria in Italia, Franco Blumer ha aperto il suo laboratorio di argenteria, lavorazione e restauro dei metalli tra le mura di Bergamo Alta.
Dal 1978 collabora con collezionisti privati, importanti musei, diocesi e soprintendenze, come il Duomo di Milano, il Museo del Risorgimento di Torino e la Curia di Bergamo. Applicando le più innovative tecnologie, offre ai suoi committenti competenza, un’esperienza decennale e il più elevato livello qualitativo nel campo del restauro, oltre a dedicare a ogni intervento un’approfondita ricerca.
Inoltre, il laboratorio Blumer è in grado di creare una gran varietà di oggetti d’arte sacra e profana in oro, argento e pietre preziose, cui si aggiunge lo studio di manufatti per realizzare esatte riproduzioni da calchi, disegni e fotografie e il restauro di oggetti in avorio.

Di Giacomo 1870

Già nel 1870 la famiglia Di Giacomo realizzava preziosi orologi incisi a mano, decorati con smalti e pietre preziose. Oggi Di Giacomo 1870 è un laboratorio orafo a Roma, riconosciuto in tutto il mondo, che collabora con importanti firme dell’alta gioielleria nella creazione di prodotti e nel restauro di opere d’arte antiche.
Ogni gioiello viene ideato e realizzato interamente nel laboratorio di Via Boezio 37. La produzione è versatile e all’avanguardia ed è in grado di adattarsi ai disegni e alle esigenze di ogni committenza.
Il Maestro Corrado di Giacomo, che è stato l’ultimo erede di questa preziosa tradizione, è stato Camerlengo dell’Università e Nobil Collegio degli Orefici di Roma, la più antica istituzione del settore al mondo: le sue origini risalgono agli inizi del XV secolo.
Oggi l’attività è stata rilevata, ma conserva il saper fare e il gusto raffinato della famiglia che l’ha fondata.

Paolo Penko

Il maestro Paolo Penko è uno dei migliori rappresentanti della tradizione orafa fiorentina. Insieme al figlio e alla moglie Beatrice, esperta in gemmologia, lavora nella sua bottega a pochi passi dal Duomo.
Ogni gioiello è unico, ha origine da un’idea e si trasforma in disegno, per poi prendere vita attraverso l’impiego di antiche tecniche di lavorazione: ogni processo è eseguito completamente a mano. Stupende opere in oro e argento, le cui forme rievocano architetture e dipinti del patrimonio storico-culturale di Firenze, rivelando al contempo il loro fascino moderno.
Particolarmente affascinanti sono i Florentia Charms: bracciali e collane che si possono personalizzare con l’aggiunta di piccoli ciondoli dai simboli suggestivi, i “charms”, che il negozio propone in due collezioni, i “Penkini” e gli “Arti e mestieri”.

Nerdi

Bottega Nerdi è un piccolo laboratorio orafo a Firenze.
Un ambiente semplice e autentico, che è rimasto invariato nel tempo: l’atelier ha sede infatti nella “Casa dell’Orafo” vicino a Ponte Vecchio, un ex convento dove la famiglia Medici volle riunire i migliori orafi fiorentini alla fine del Cinquecento.
Qui il tempo sembra essersi fermato: oro e argento vengono fusi, lavorati, traforati e incisi con tecniche antiche, arricchendo e innovando la tradizione orafa fiorentina.
Si realizzano stemmi araldici, simboli nobiliari e collezioni di gioielli, oppure bijoux su commissione, a partire dal disegno, e quindi personalizzabili nei più minuti dettagli. L’attenzione per i particolari, unita al gusto del committente e alla creatività dell’artigiano, danno vita a pezzi unici di straordinaria manifattura. Si realizzano anche restauri di gioielli antichi o di famiglia.
Una preziosa eredità, che i Nerdi tramandano con dedizione e passione dal 1948.

Alessandro Dari

Maestro orafo, gioielliere, scultore e musicista, Alessandro Dari lavora nel suo museo-bottega nel cuore di Firenze: un palazzo storico di grande valore culturale. Al suo interno, oltre all’attività produttiva, tiene corsi di oreficeria ed espone più di 900 pezzi unici.
Erede di una tradizione famigliare secentesca, i suoi gioielli si rifanno allo stile Etrusco, Classico, Gotico e Rinascimentale e le sue collezioni sono ispirate a temi innovativi, tra cui l’anatomia e l’architettura.
Nel libro “Il misticismo nelle forme” viene raccontata la nascita delle sue opere, a cui sono state dedicate numerose mostre internazionali ed esposizioni personali, e la profonda filosofia che lo guida.
Professore onorario presso la facoltà di Architettura dell’Università di Firenze, nel 2006 viene nominato artista scelto del Vaticano.

Virgilio Gioielli

La tradizione della famiglia Virgilio nasce nel 1930, quando Eduardo Virgilio aprì il suo primo laboratorio di gioielleria a Napoli. Oggi Roberto Virgilio rappresenta la terza generazione dell’azienda e, dopo essersi formato all’estero come suo padre e suo nonno, porta avanti il patrimonio di tradizione e saper fare che ha ereditato.
Oggi ha più di 30 anni di esperienza nel settore e, nel suo laboratorio orafo Virgilio Gioielli a Milano, realizza gioielli davvero unici, seguendo personalmente ogni fase della produzione: dal disegno alla creazione del modello in cera, dalla fusione all’incastonatura.
La qualità della manodopera e delle pietre preziose utilizzate consente all’azienda di distinguersi come esempio di eccellenza made in Italy.

Simone Groppi

Simone Groppi è un orafo scultore, diplomato presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Seguendo le orme del padre Franco, maestro orafo che avviò l’attività negli anni Settanta, ha continuato la ricerca degli splendori delle antiche civiltà perdute, attraverso la riproduzione di gioielli e monili, come pettorali, anelli, orecchini e bracciali.
Oggi, nel laboratorio di famiglia a Saronno, realizza gioielli che sono un ponte diretto tra le opere dell’antichità e lo stile contemporaneo, utilizzando tecniche tradizionali come la cesellatura e la fusione a cera persa. Spesso essi prendono forma dal disegno del cliente, a cui viene offerto un servizio di personalizzazione su misura del gioiello. Inoltre, all’interno dell’atelier si eseguono riparazioni e si ritirano oggetti preziosi in oro per fonderli e crearne di nuovi.

Luigi Sala Gioielli

Luigi Sala Gioielli nasce nel 1960 dall’estro creativo di Luigi Sala, che è riuscito a trasmettere la passione per il suo mestiere anche ai figli Gabriele e Olivetta.
Nel laboratorio orafo a Milano i due fratelli danno vita a prodotti unici, che incantano per la loro eleganza e la loro bellezza. Partendo da un’idea, un’immagine o una fantasia, pregiati gioielli prendono forma interpretando le storie e le emozioni delle persone per cui sono creati.
Tutti i prodotti sono fatti a mano in oro e argento e impreziositi da diamanti, pietre preziose e semipreziose, coralli e perle. Ogni pezzo è realizzato su misura, ed è pertanto unico; ciò consente di ampliare continuamente la varietà di modelli, da cui i clienti possono anche trarre ispirazione.

Il Bronzetto

Il Bronzetto è una bottega artigiana, situata nel cuore di Firenze, attiva dal 1963 nella lavorazione del bronzo, dell’ottone e del rame.
Le splendide creazioni sono realizzate su ordinazione o su disegno dei clienti, impiegando tecniche tradizionali con grande perizia. Oltre all’ottone, i prodotti sono impreziositi dall’uso di marmi pregiati, pietre dure e cristalli e dall’applicazione di finiture quali la doratura, la brunitura e la cromatura.
Lampade declinate in tutte le possibili varianti – da terra, da tavolo, applique, faretti, candelabri e lampadari – ed un’ampia gamma di accessori coordinati per il bagno, per camini, maniglie, pomelli e battenti si aggiungono ad arredi classici e di design. Oltre alla produzione interna al proprio laboratorio a Firenze, il Bronzetto si occupa anche di restauro di oggetti antichi, come candelabri settecenteschi e lampade da tavolo in cristallo, e sviluppa progetti e arredi su misura per clienti privati e catene alberghiere di lusso.

Emblema Opificio

Giuseppe e Francesco Emblema sono figli d’arte di Salvatore, famoso artista concettuale.
Nel loro laboratorio di Terzigno, ai piedi del Vesuvio, plasmano la materia traendo ispirazione dalla natura. La loro ricerca si focalizza sulla sperimentazione con pietre derivate da impasto lavico, dando forma all’essenza stessa del territorio vesuviano attraverso lapilli, pozzolane, sabbie, schiume e derivati pircoclastici. A queste pietre si sono aggiunte poi le fusioni in metallo, per la creazione di arredi di uso quotidiano o di sculture artistiche.
Nelle loro ultime sperimentazioni, i materiali tradizionali si intrecciano con strutture vegetali, derivate dall’essiccazione, taglio e modellazione di foglie e cortecce.