Bottega Vignoli

Le sorelle Ivana e Saura Vignoli hanno conseguito il diploma di Maestro d’Arte e Magistero Artistico presso l’Istituto Statale d’Arte per la Ceramica di Faenza e nel 1976 hanno aperto la loro bottega.
La ricerca di forme e decori nelle loro realizzazioni non si limita alla tradizione figurativa faentina, ma si ispira fin da subito agli stili mediterranei, con riferimenti alla cultura islamica, ispano-moresca, romana e bizantina. La particolare tecnica di riduzione a gran fuoco conferisce ai loro manufatti – dipinti con ossidi metallici – riflessi iridescenti che rendono ogni oggetto un pezzo unico di rara suggestione. I temi decorativi utilizzati sono reinterpretazioni storiche o del tutto originali, in linea con lo spirito di ricerca che contraddistingue il territorio nel quale vivono e lavorano. Il carattere artigianale del loro laboratorio prevale su quello puramente artistico: per quanto la ceramica spesso lo imponga, non si limitano a realizzare solo pezzi unici, ma opere seriali; è parte consistente della storia della Bottega Vignoli la frequente collaborazione con clienti e committenti per ampie produzioni in serie.
In questi decenni di attività hanno collaborato con diversi artisti e hanno partecipato a mostre e concorsi in Italia e all’estero.

 

Angelo Sciannella

Angelo Sciannella nasce a Castelli, in Abruzzo, importante e antico centro ceramico dove cresce e si forma come ceramista.
Nel 1962 si trasferisce in Sardegna vicino a Oristano, dove combina le tradizioni locali con la propria cultura tecnica d’origine. Nel suo laboratorio realizza manufatti d’uso e opere scultoree in cui modernità e tradizione si uniscono armoniosamente. Dall’abilità tecnica e dalla profonda conoscenza dei materiali nascono creazioni espressive dal gusto raffinato, che gli hanno consentito di ricevere importanti riconoscimenti.

Giacomo Alessi

Giacomo Alessi vive e lavora a Caltagirone, la città della ceramica per antonomasia.
Dagli anni ’70 ha iniziato a interessarsi a quest’arte, apprendendo e affinando le tecniche di lavorazione, sperimentando nuove forme e nuove decorazioni. La sua passione gli ha permesso di reinterpretare la memoria storica della propria terra in chiave contemporanea, conservandone allo stesso tempo la tradizione. La sua produzione si distingue per la gran varietà di forme, dalle stoviglie alle sculture, per i colori tenui e per la ricercate sfumature.
Ha esposto i suoi pezzi in alcune delle più importanti mostre ceramiche in Italia e nel mondo, tra cui la Biennale di Venezia nel 2011.
Giacomo Alessi è uno dei pochi maestri siciliani iscritto nel Libro dei Tesori Umani Viventi istituito dalla Regione Sicilia in attuazione della Convenzione per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale approvata dall’UNESCO nel 2003.

 

Vanessa Cavallaro

Vanessa Cavallaro è un’affermata artigiana del vetro di Altare. Nata a Savona nel 1971, all’età di soli 10 anni inizia a frequentare il laboratorio di famiglia dove apprende dal padre i rudimenti dell’arte della glittica alla ruota. Frequenta il liceo artistico e successivamente l’Istituto Europeo di Design di Torino, dove si diploma in grafica. L’approfondimento delle conoscenze teoriche sulle tecniche vetrarie, contemporaneamente alla continua attività incisoria, le forniscono un’altissima capacità esecutiva. Nel 1993 apre un proprio laboratorio ed esegue, su commissione dei Lions Club liguri, 93 vasi in vetro da collezione incisi a mano e numerati. In questo periodo avvia una collaborazione proficua e duratura con vetrerie toscane, muranesi, nomi della moda e dell’arredamento per la casa, come Christian Dior, per il quale realizza servizi da tavola.
Il riconoscimento come artista internazionale avviene nel 2000, quando viene invitata a partecipare all’11° Salon décoration et jardin, nel Principato di Monaco. Il suo nome appare su quotidiani e riviste del settore, le interviste e i servizi fotografici sulle sue creazioni sono pubblicati da testate di prestigio quali AD, Marie Claire Maison, Gente Casa.
Nel 2016 ho ricevuto il premio MAM – Maestro d’Arte e Mestiere.
Ha esposto in Triennale alla mostra “Vitrea” e nel 2022 a Homo Faber (Venezia).

 

Studio Ernan Design

Ernesto Canepa svolge da oltre 45 anni la sua attività di ceramista ad Albisola, in Liguria, dove continua ad applicare e sperimentare tutti i materiali e le tecniche possibili, dalle più antiche alle più moderne e sofisticate, convinto che in ceramica non si finirà mai di studiare, sperimentare, ricercare e imparare.
Nel 1974 apre la ditta Studio Ernan Design insieme a Annamaria Pacetti, continuando la tradizione di Ivos Pacino Pacetti, famoso artista e ceramista negli anni ’20. La bottega realizza oggi ceramiche artistiche nel rispetto delle tecniche e tradizioni di Albisola, pezzi unici e multipli d’autore, nonché ceramiche moderne realizzate in stretta collaborazione con artisti, architetti e designer italiani e stranieri: viene messa a loro disposizione tutta l’esperienza maturata in lunghi anni di attività.
Ernesto Canepa, oltre ad aver vinto numerosi premi e riconoscimenti, è Membro del Consiglio Nazionale Ceramico presso il Ministero dell’Industria e da anni da un importante contributo all’attuale legge sulla tutela della ceramica artistica, con l’istituzione del marchio D.O.C.

 

Stefano Puzzo

La famiglia Puzzo lavora nel settore della ceramica da più di 50 anni.
Ogni pezzo è modellato, cotto, rifinito e colorato a mano. Producono diversi tipi di ceramiche a stampo, pezzi unici, stampi in gesso, lavori al tornio e sculture in argilla.
Il loro laboratorio si trova nella zona di Dergano a Milano. Qui artisti e designer vengono a realizzare le loro opere, affidandosi alle loro mani e alla loro esperienza, ma ci sono anche creazioni originali, come le famose “pedine da calcio”, create dal figlio Stefano, ormai apprezzate anche all’estero. Ogni giocatore è un pezzo unico, creato e rifinito ad hoc in base all’estro e alla fantasia dell’artista.

Pia Virgilio

Pia Virgilio è una restauratrice di ceramica di Milano, specializzata nel restauro conservativo ed estetico di terracotta, maiolica, porcellana, biscuit, gres e metallo smaltato.
Nata in Sicilia, si forma a Faenza frequentando lo storico Istituto G.Ballardini, laboratori illustri, corsi e seminari di aggiornamento in storia dell’arte e storia della ceramica europea. In questi anni si interessa in maniera particolare alla maiolica rinascimentale italiana, per poi approdare negli anni successivi alle produzioni settecentesche europee in maiolica e porcellana. Inoltre, il suo laboratorio da anni è specializzato nel restauro di opere ceramiche di autori del Novecento (Lucio Fontana, Fausto Melotti, Giò Ponti, Baj, Crippa, Dorazio, Fiume, Leoncillo, Malevic, Valentini, Zauli e molti altri). Nel suo studio esegue restauri mimetici con sistemi all’avanguardia, tecniche non distruttive, materiali reversibili e con interventi totalmente invisibili anche sotto la lampada di wood.
Pia Virgilio ha un’ampia clientela privata (collezionisti, antiquari, case d’asta e gallerie d’arte) ma esegue anche importanti lavori pubblici per Enti, Fondazioni e Musei, come il FAI, la Fondazione Fausto Melotti e la Soprintendenza.

Maurizio Tittarelli Rubboli

Maurizio Tittarelli Rubboli nasce nel 1959 a Macerata. Ha iniziato da ragazzo a lavorare nella manifattura di famiglia, passata da padre in figlio fin dal 1873, quando il bisnonno Paolo fondò la manifattura Rubboli e reintrodusse nel territorio di Gualdo Tadino, in Umbria, la tecnica dei lustri in oro e rubino, di tradizione mastrogiorgesca.
Ancora oggi, Maurizio utilizza gli antichi forni ottocenteschi a muffola dove i pezzi vengono cotti a terzo fuoco con legna e ginestra secca, secondo la tecnica descritta dal Piccolpasso nel suo manoscritto I tre libri dell’arte del vasaio del 1558.
Dal 1996 inizia una propria produzione di ceramica e nel 2001 viene allestita la sua prima esposizione personale a Perugia, seguita nel tempo da tante altre presenze presso musei e sedi espositive in Italia e Europa. Le sue creazioni, oggi in varie collezioni private, applicano la tecnica del lustro ad oggetti di gusto contemporaneo, restituendo vigore e originalità a una grande tradizione ceramica. Parallelamente alla produzione innovativa realizza alcuni manufatti di stampo storicista rispettando filologicamente la tradizione familiare iniziata nel 1873.
Ha tenuto corsi di docenza per ceramisti presso il Consorzio ECIPA dell’Umbria e nel 2013 è stato nominato Ambasciatore delle Città della Ceramica dall’AICC. Nel 2015 ha dato vita al Museo Rubboli, in cui sono presenti oltre 150 manufatti prodotti dal 1853 al 1960.

 

De Vecchi 1935

De Vecchi Milano 1935 è un laboratorio artigiano di argenteria e lavorazione del metallo, fondato da Piero De Vecchi, un vero maestro del design contemporaneo che ha preso parte al movimento futurista, ed è conosciuto soprattutto per aver ideato il celebre candeliere sinuoso in metallo argentato “T8”. Le sue opere sono inoltre esposte in musei quali il V&A di Londra, il Moma di New York, il Musée des Arts Décoratifs di Parigi.
L’atelier è specializzato in argenteria di lusso: elementi per la tavola, oggetti d’uso e complementi di arredo sono realizzati a mano e finemente lavorati secondo la tradizione artigianale. Le creazioni di questo atelier si riconoscono subito per la fattura eccezionale, il design moderno e la funzionalità impeccabile.
Recentemente l’azienda è stata rilevata da Carlo Traglio, proprietario di Vhernier, che ne ha mantenuto intatto il saper fare artigianale.

Paravicini

Il Laboratorio Paravicini è specializzato nella decorazione a pennello o con stampa serigrafica di piatti, vasi, piastrelle e manufatti in ceramica. All’interno di uno splendido cortile “vecchia Milano” Costanza Paravicini e la figlia Benedetta realizzano anche su commissione i decori più svariati: dal caratteristico stile orientale a motivi ornamentali dalle antiche porcellane cinesi, mongolfiere, ritratti di cani, animali selvatici, cifre, stemmi. La bottega nasce negli anni ’90 dall’esigenza di produrre pezzi unici introvabili sul mercato; ancora oggi questa ne è la cifra caratteristica.