Studio Forme

Lo Studio Forme è un laboratorio artigiano fondato a Roma nel 1973 da Giorgio Funaro e Rita Rivelli. Al suo interno convivono sia l’attività produttiva di manufatti in vetro e ceramica, sia quella conservativa e di restauro. La formazione culturale, la conoscenza delle tecniche storiche e la continua sperimentazione sono alla base del loro lavoro.
Il laboratorio si avvale dell’esperienza decennale di operatori interni e di collaboratori esterni di alto livello, tecnici specializzati e ricercatori.
Con il passare del tempo sono state raccolte le competenze necessarie per affiancare al restauro la produzione artistica di manufatti in ceramica e vetro, grazie anche al coinvolgimento di artisti eccellenti di fama internazionale.
Inoltre lo Studio fa largo uso di strumenti multimediali per presentare i progetti culturali inerenti i “mestieri” di cui si occupa. A questo proposito, il progetto “Enciclopedia multimediale delle Arti e Mestieri” ha ricevuto nel 1996 il Premio Pirelli per la diffusione delle Scienze.

SauveSimen

Emanuela Sauve e Cristina Simen si sono conosciute presso l’Institut Supérieur de Peinture Van Der Kelen di Bruxelles, dove si sono diplomate nel 1989. Da questa esperienza è nata SauveSimen, una collaborazione professionale e una solida amicizia, che dura ancora oggi con successo.
Nel 2010 hanno aperto il loro studio-showroom a Milano, che ha anche una sede a Roma. Emanuela e Cristina, infatti, lavorano spesso a distanza su differenti lavori, completandosi e cooperando all’occorrenza.
Dipingono trompe l’oeil o murales su pareti di locali pubblici, negozi, case private e spazi per bambini, decorano mobili, tingono tessuti e restaurano soffitti. Nel tempo si sono specializzate nella riproduzione di finti marmi e finti legni, dipinti con tecniche a olio o ad acqua.
La loro nuova collezione di accessori per la tavola e di complementi d’arredo nasce dall’amore per l’arte africana e per il design nordico e comprende sottopiatti, sottobicchieri, ceramiche e pochette personalizzabili con motivi geometrici e colori esotici.

Iudici

La famiglia Iudici conserva una storia che ha attraversato più di tre secoli e che oggi rappresenta la manifattura più longeva dalla Sicilia. Da inizio Novecento le sue ceramiche si sono affermate nella tradizione moderna come esempio di stile nel territorio siciliano e mediterraneo.
Alessandro, figlio della nona generazione, dopo aver viaggiato per anni all’estero ha deciso di tornare nella sua terra con un’idea rivoluzionaria: recuperare la più antica tradizione della famiglia per innovare le forme ripetitive del presente.
Oggi, lui e suo fratello Marco disegnano, realizzano e decorano oggetti semplici della vita quotidiana, impiegando tecniche antiche e preparando gli smalti in laboratorio, utilizzando la sabbia raccolta dalle campagne limitrofe.
I loro piatti, fischietti, caraffe e vasi antropomorfi raccontano storie, modi di dire o abitudini del popolo siciliano attraverso uno stile contemporaneo.

Bottega Vignoli

Le sorelle Ivana e Saura Vignoli hanno conseguito il diploma di Maestro d’Arte e Magistero Artistico presso l’Istituto Statale d’Arte per la Ceramica di Faenza e nel 1976 hanno aperto la loro bottega.
La ricerca di forme e decori nelle loro realizzazioni non si limita alla tradizione figurativa faentina, ma si ispira fin da subito agli stili mediterranei, con riferimenti alla cultura islamica, ispano-moresca, romana e bizantina. La particolare tecnica di riduzione a gran fuoco conferisce ai loro manufatti – dipinti con ossidi metallici – riflessi iridescenti che rendono ogni oggetto un pezzo unico di rara suggestione. I temi decorativi utilizzati sono reinterpretazioni storiche o del tutto originali, in linea con lo spirito di ricerca che contraddistingue il territorio nel quale vivono e lavorano. Il carattere artigianale del loro laboratorio prevale su quello puramente artistico: per quanto la ceramica spesso lo imponga, non si limitano a realizzare solo pezzi unici, ma opere seriali; è parte consistente della storia della Bottega Vignoli la frequente collaborazione con clienti e committenti per ampie produzioni in serie.
In questi decenni di attività hanno collaborato con diversi artisti e hanno partecipato a mostre e concorsi in Italia e all’estero.

 

Cristalleria Ceramica Artigiana

La formazione di Francesco Aiazzi è tipicamente artigianale: a dieci anni viene iniziato alla lavorazione del vetro dal padre Carlo, apprezzato maestro vetraio, e all’età di quindici anni diventa allievo dello scultore fiorentino Aldo Ciolli, artista di fama internazionale. Impara a modellare con la ceramica e contemporaneamente continua a dedicarsi con passione alla lavorazione del vetro. Sotto la guida di grandi maestri vetrai quali Bormioli e Signoretto, acquisisce le competenze necessarie per poter eseguire tutte le diverse fasi della produzione vetraria.
Lavora spesso come libero professionista in diverse vetrerie e collabora con l’Università di Pisa, l’Istituto Italiano di Cultura di Grenoble in Francia, il Museo del Vetro di Piegaro (Perugia), il Museo di Altare (Savona) e l’Istituto d’Arte di Pisa.
Nel 1991 fonda con la sorella Marta la C.C.A. – Cristalleria Ceramica Artigiana. La sua attività si svolge nel laboratorio di Colle di Val d’Elsa, in provincia di Siena, nel quale ogni produzione segue i dettami della tradizione artistica della lavorazione artigianale del vetro, del cristallo e della ceramica. La lavorazione del vetro viene effettuata grazie a degli stampi o artisticamente mediante la soffiatura, dando forma a vere e proprie sculture.
I prodotti di Francesco Aiazzi sono realizzati ad arte e con passione, per il piacere di dare emozioni a chi vi si avvicina. Un artigiano che ha fatto della sua semplicità una dote inestimabile. Queste qualità lo hanno portato nel giugno del 2016 a ricevere il riconoscimento di Maestro d’Arte e Mestiere da parte della Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte.

 

Isabella Villafranca Soissons

Isabella Villafranca Soissons, laureata al Politecnico di Torino in Restauro architettonico e diplomata Restauratore a Firenze, è Direttore del Dipartimento di Conservazione e Restauro di Open Care, azienda di servizi integrati per l’arte nata nel 2003, con sede a Milano presso lo storico complesso dei Frigoriferi Milanesi.
Insegna in vari master, accademie e corsi di aggiornamento per università ed enti formativi; partecipa in qualità di relatrice a conferenze e convegni dedicati alla conservazione in Italia e all’estero. È vicepresidente del comitato scientifico per i corsi “La plastica nell’Arte e per l’Arte” della Fondazione Plart di Napoli.
Il Dipartimento di Conservazione e Restauro di Open Care – Servizi per l’Arte presieduto da Isabella Villafranca Soissons, comprende cinque laboratori specializzati nella manutenzione ordinaria, straordinaria e nel restauro di dipinti, affreschi, opere d’arte antica, moderna e contemporanea, arredi lignei, arazzi, tessili antichi e tappeti, supportati da un laboratorio di diagnostica.
Il Dipartimento si occupa di collezioni private oltre che istituzionali di banche, musei e fondazioni.

Egidio Milesi

Egidio Milesi è un ceramista estremamente creativo e versatile.
Ha fondato il suo laboratorio e marchio Ceramiche Milesi a Milano nel 1981, insieme al fratello Cesare.
Nel suo atelier, che oggi si trova in Via Lucania, realizza pezzi unici in ceramica, ricorrendo a svariate lavorazioni: al tornio, a lastra, a colaggio, a colombino… queste sono solo alcune delle tante tecniche che impiega per creare le sue opere, che siano in terracotta, maiolica, grès o porcellana.
Collabora spesso con architetti e designer, per progettare e dare vita a una gran varietà di oggetti: dai piatti ai vasi, dalle bottiglie alle cornici, dalle ciotole ai centrotavola, che si distinguono per lo stile contemporaneo ed essenziale, oltre che per le la funzionalità, che insieme all’estetica non viene mai trascurata.
Dopo plasmato l’opera, la rifinisce applicando pennellate di colore, ingobbi, vetrina, oppure fermandosi alla biscottatura.

Fedeli Restauri

Cresciuto nella bottega del padre Luigi e del nonno Fedele, Andrea si forma con Otello Caprara e Leonetto Tintori e collabora con i due restauratori agli Uffizi Gaetano Lo Vullo e Vittorio Granchi.
Terza generazione di una famiglia di restauratori, si occupa di conservazione, restauro e valorizzazione di beni culturali, svolgendo anche attività di consulenza e progettazione tecnica per il restauro. Con un’equipe specializzata, in 2000 mq di spazi attrezzati, ha realizzato innumerevoli interventi per le Soprintendenze, i Comuni, le Regioni, le Province, la committenza ecclesiastica, i musei, le collezioni private.
Nel Giugno 2010 il laboratorio di Andrea Fedeli partecipa all’Expo di Shanghai 2010 in quanto Eccellenza del restauro in Italia, e agli scambi culturali organizzati da CNA e Artex, tenendo conferenze sul Restauro e sull’artigianato artistico a Santiago di Compostela (Spagna) e a Parigi. L’atelier ha ospitato tirocinanti dalla Sorbona di Parigi, California University, New York University, Università di Siviglia e molte altre.
Nel corso degli oltre 48 anni di carriera Fedeli ha tenuto convegni e conferenze relativi alle problematiche del restauro e della conservazione di beni culturali ed è stato membro di commissioni specialistiche del settore. Il suo lavoro è stato oggetto di numerosissime pubblicazioni.
Nel 2002 è stato insignito della Medaglia d’Oro e del Premio “Firenze Produttiva”, per aver contribuito alla valorizzazione dell’immagine di Firenze nel mondo, e nel giugno 2016 ha ricevuto il premio MAM-Maestro d’Arte e Mestiere.
Oltre all’attività di restauro, l’atelier Fedeli progetta e realizza mobili e arredi in stile antico oppure moderno, utilizzando le antiche tecniche tramandate dai maestri del passato, e in particolare la tecnica della tarsia, dell’intaglio, della doratura e del commesso marmoreo. Di particolare successo sono state le collezioni moderne realizzate insieme ai grandi designer Ettore Sottsass junior e Alessandro Mendini.

Angelo Sciannella

Angelo Sciannella nasce a Castelli, in Abruzzo, importante e antico centro ceramico dove cresce e si forma come ceramista.
Nel 1962 si trasferisce in Sardegna vicino a Oristano, dove combina le tradizioni locali con la propria cultura tecnica d’origine. Nel suo laboratorio realizza manufatti d’uso e opere scultoree in cui modernità e tradizione si uniscono armoniosamente. Dall’abilità tecnica e dalla profonda conoscenza dei materiali nascono creazioni espressive dal gusto raffinato, che gli hanno consentito di ricevere importanti riconoscimenti.

Francesco Raimondi

Nato a Vietri sul Mare nel 1959, Francesco Raimondi ama definirsi un “Artiere”, un artigiano dallo spirito artistico. Si è formato nelle principali “faenzere” vietresi, lavorando al fianco di grandi maestri dai quali apprende i molti segreti di quest’antica arte. Tra questi vi era Giovannino Carrano, considerato il più grande decoratore che Vietri abbia mai avuto. Con la sua scomparsa, Raimondi diventa il punto di riferimento nella faenzera per tutte le questioni attinenti alla decorazione.
Nel 1999 apre un suo laboratorio e inizia a operare con maggiore libertà manifestando appieno il suo estro creativo e la sua grande maestria tecnica.
Determinante è l’incontro con Manuel Cargaleiro, grande artista portoghese, con il quale intraprende un “viaggio senza ritorno”, come ama definirlo, che lo porterà ad allontanarsi dalla ceramica tradizionale e dalle sue rivisitazioni. Crea dunque uno stile definito “concettuale geometrico”, ricco di citazioni colte e realizzato con una infinità di variabili. Le sue nuove creazioni sono subito molto apprezzate da architetti, designer e collezionisti, ma anche da turisti e compratori attratti dalla novità.
Il suo laboratorio “L’Archetto” oggi è diventato un punto di riferimento per molti appassionati cultori della ceramica. Le sue opere sono esposte in molti grandi musei di tutto il mondo e in numerose collezioni private, tra cui il Museo della ceramica FLICAM di Fu Ping (Cina), il Museo dell’Azulejos di Lisbona, il Museo della ceramica di Nabeul (Tunisia) e il Museo Internazionale della Ceramica di Faenza.