Fabio Di Natale

Nato a Trieste nel 1957, Fabio Di Natale ha iniziato lo studio del flauto traverso moderno all’età di undici anni. Dopo aver provato casualmente un flauto ad una chiave ed esserne rimasto affascinato, ha iniziato un percorso “costruttivo” attraverso lo studio di numerosi strumenti originali conservati presso musei e collezioni private.
Il lungo e meticoloso studio degli effetti timbrici ottenuti attraverso variazioni costruttive gli ha permesso di comprendere a fondo gli effetti fisici relativi alle camerature e alle essenze lignee utilizzate.
Attraverso la ricerca acustica su materiali alternativi al legno e la collaborazione di concertisti di livello internazionale, negli ultimi anni, ha messo a punto degli strumenti innovativi, costruiti secondo le più antiche tradizioni in uso nelle botteghe artigiane, ma realizzati con speciali resine sonore. Il risultato acustico ed estetico di questi strumenti dalla sorprendente sonorità ha ricevuto il consenso di molti concertisti internazionali, tra i quali Bartold Kuijken.
I suoi strumenti, realizzati nel suo atelier a Milano, vengono suonati oltre che in Europa, negli Stati Uniti, in America Latina, Giappone, Israele ed Australia. Negli ultimi anni ha tenuto seminari presso Università, Scuole Civiche, Conservatori, sia in Italia che all’estero. Espone presso le più importanti fiere e mostre internazionali di Musica Antica in Europa.

Fedeli Restauri

Cresciuto nella bottega del padre Luigi e del nonno Fedele, Andrea si forma con Otello Caprara e Leonetto Tintori e collabora con i due restauratori agli Uffizi Gaetano Lo Vullo e Vittorio Granchi.
Terza generazione di una famiglia di restauratori, si occupa di conservazione, restauro e valorizzazione di beni culturali, svolgendo anche attività di consulenza e progettazione tecnica per il restauro. Con un’equipe specializzata, in 2000 mq di spazi attrezzati, ha realizzato innumerevoli interventi per le Soprintendenze, i Comuni, le Regioni, le Province, la committenza ecclesiastica, i musei, le collezioni private.
Nel Giugno 2010 il laboratorio di Andrea Fedeli partecipa all’Expo di Shanghai 2010 in quanto Eccellenza del restauro in Italia, e agli scambi culturali organizzati da CNA e Artex, tenendo conferenze sul Restauro e sull’artigianato artistico a Santiago di Compostela (Spagna) e a Parigi. L’atelier ha ospitato tirocinanti dalla Sorbona di Parigi, California University, New York University, Università di Siviglia e molte altre.
Nel corso degli oltre 48 anni di carriera Fedeli ha tenuto convegni e conferenze relativi alle problematiche del restauro e della conservazione di beni culturali ed è stato membro di commissioni specialistiche del settore. Il suo lavoro è stato oggetto di numerosissime pubblicazioni.
Nel 2002 è stato insignito della Medaglia d’Oro e del Premio “Firenze Produttiva”, per aver contribuito alla valorizzazione dell’immagine di Firenze nel mondo, e nel giugno 2016 ha ricevuto il premio MAM-Maestro d’Arte e Mestiere.
Oltre all’attività di restauro, l’atelier Fedeli progetta e realizza mobili e arredi in stile antico oppure moderno, utilizzando le antiche tecniche tramandate dai maestri del passato, e in particolare la tecnica della tarsia, dell’intaglio, della doratura e del commesso marmoreo. Di particolare successo sono state le collezioni moderne realizzate insieme ai grandi designer Ettore Sottsass junior e Alessandro Mendini.

Giorgio Piacentini

Giorgio Piacentini è un maestro intagliatore del legno.
Inizia a frequentare la bottega del padre a Cremona a tredici anni. Abile disegnatore fin da piccolo, attraverso lo studio dell’ornato scopre presto la preziosità dell’arte lignea e i segreti dell’antica tradizione cremonese.
Dopo aver lavorato in una ditta di cornici, apre la sua bottega artigiana a Sesto Ed Uniti nel 1974. Realizza opere uniche, arrivando a conquistare anche un’ampia clientela internazionale. Tuttavia, nel 1983 è costretto ad abbandonare l’attività a causa dei cambiamenti del mercato e si dedica all’insegnamento dell’intaglio, con lo scopo di mantenere in vita l’amata tradizione dell’intaglio cremonese. Nel 1990 riapre la sua bottega con la nuova prospettiva di lavorare come modellista per vari settori dell’industria e della moda: elabora oggetti in legno intagliato, questa volta destinati alla produzione su scala in diversi materiali. Dagli anni Duemila conosce il maestro liutaio Francesco Bissolotti e inizia la sperimentazione nel mondo della musica. Nel 2010 dà vita all’unica viola intagliata al mondo: un prodigio di ebanisteria e di scultura lignea.

 

Guglielmo Pramotton

Guglielmo Pramotton è uno dei maggiori rappresentanti dell’artigianato tradizionale della Val d’Aosta. La sua bottega è un luogo magico, in cui le sue sculture di legno prendono vita, animate da un’espressività capace di suscitare emozioni e di raccontare storie della tradizione locale. Vengono raffigurati a tutto tondo monaci, vignaioli al lavoro, pecore e pastori: scene di vita quotidiana ma di un tempo passato, immerse nell’ambiente mistico della montagna. Attraverso la lavorazione Guglielmo è in grado di estrapolare dal legno il massimo potenziale comunicativo, valorizzando ogni venatura e sfumatura di colore.

 

Alberto Giordano

Nato a Genova nel 1961, Alberto Giordano è liutaio e storico della liuteria italiana riconosciuto in tutto il mondo.
Dopo aver conseguito il diploma alla Scuola Internazionale di Liuteria di Cremona, nel 1987 torna a Genova per aprire la sua bottega.
Nel 1990 è stato tra i membri fondatori del Gruppo Liutai Professionisti dell’ALI – Associazione Liutaria Italiana e dal 1994 collabora alla conservazione del violino il “Cannone”, costruito da Giuseppe Guarneri del Gesù, appartenuto a Niccolò Paganini e di proprietà della Città di Genova. Nel 2015 ha conseguito con lode e “dignità di stampa” la laurea magistrale in Storia dell’Arte.
Alcuni suoi strumenti sono stati acquisiti dalla Fondazione Dextra di Oslo e da altre collezioni private; autore di numerose pubblicazioni, Alberto Giordano collabora con la rivista “The Strad”, con “Archi Magazine” ed il Museo del Violino di Cremona.
Nel suo laboratorio a Genova ha sempre grande attenzione per tutti i musicisti ad arco, dai solisti più noti ai bambini che iniziano questa bella avventura.

Judith Sotriffer

Judith Sotriffer è un’artigiana di Ortisei, Bolzano, che crea giocattoli e bambole in legno.
La creazione di questi manufatti è una tradizione tipica della Val Gardena, risalente al Seicento: i soggetti prediletti erano figurine del presepe, animali, bamboline di tutte le grandezze, cavalli a dondolo e giochi di movimento. Dopo l’intaglio della figura, si procedeva alla colorazione a colla, che donava particolare lucidità.
Il 1800 è stata l’età d’oro di questa tradizione, quando gran parte della popolazione gardenese era occupata nell’industria casalinga dei giocattoli. Poi, dal 1930, questa pratica ha cominciato a scomparire.
Si dice che ogni famiglia fosse specializzata nella creazione di un gioco, ma Judith Sotriffer è l’unica ad aver recuperato la manifattura di bambole.
Partendo da un disegno, è in grado di scavare e modellare da blocchi di legno magnifiche figure sorridenti, grandi un metro o un solo centimetro, la cui forte espressività è frutto di molte ore di lavorazione e cura dei dettagli. Realizza anche sculture intagliate, figure natalizie e altri giocattoli in legno.

 

GLab

A Milano Davide Grosso produce con il marchio GLab una collezione di arredi da lui realizzati su disegno con lamiera di ferro, ossidata e patinata, personalizzati ma ripetibili. L’originalità delle creazioni di Davide Grosso, protagonista di un artigianato d’eccellenza, figlio ed erede della migliore tradizione italiana, parte dalla conoscenza della materia, il ferro, e della storia del mobile, in particolare italiano e francese. Ai materiali ferrosi, addomesticati da macchine laser a controllo numerico, nate per la produzione seriale di pezzi per l’indotto dell’auto, nella collezione di Davide si unisce l’applicazione di tecniche artistiche storicamente attestate, quali la laccatura veneta settecentesca e la doratura a guazzo, che sono da anni nel DNA di Davide, nato restauratore.

Pietro Cavalazzi

Uno dei pochi maestri archettai ancora attivi nella città di Milano, dal 1983 Pietro Cavalazzi costruisce nella sua suggestiva bottega archi per ogni tipo di strumento e di ogni epoca, adoperando sempre materiali di prima scelta. Ogni arco è una creazione unica che coniuga senso estetico e massima funzionalità, soddisfacendo le esigenze di studenti, maestri e noti musicisti. La sua firma è accompagnata dall’inconfondibile simbolo del Duomo di Milano sul nasetto. Al lavoro in bottega alterna oggi l’insegnamento presso la prestigiosa Civica Scuola di Liuteria di Milano.

Rivolta

La storia di Rivolta ha inizio con il primo negozio aperto da Enrico Rivolta nel 1883 in via Gesù a Milano: la calzoleria si distingue da subito per la capacità di offrire una scarpa artigianale su misura, di raffinata eccellenza costruttiva. L’alto gradimento della clientela decreta il successo della calzoleria, che continua a incontrare consensi anche quando il figlio Franco trasferisce l’attività in via Verri. Fabrizio Rivolta prosegue oggi l’attività in via della Spiga 17. È la passione a guidarlo nell’impegno di valorizzare tutta la storica competenza artigianale, per trasferirla in un processo creativo inedito, che coniuga tradizione e tecnologia, grazie a un know-how sviluppato in anni di ricerca.

De Vecchi 1935

De Vecchi Milano 1935 è un laboratorio artigiano di argenteria e lavorazione del metallo, fondato da Piero De Vecchi, un vero maestro del design contemporaneo che ha preso parte al movimento futurista, ed è conosciuto soprattutto per aver ideato il celebre candeliere sinuoso in metallo argentato “T8”. Le sue opere sono inoltre esposte in musei quali il V&A di Londra, il Moma di New York, il Musée des Arts Décoratifs di Parigi.
L’atelier è specializzato in argenteria di lusso: elementi per la tavola, oggetti d’uso e complementi di arredo sono realizzati a mano e finemente lavorati secondo la tradizione artigianale. Le creazioni di questo atelier si riconoscono subito per la fattura eccezionale, il design moderno e la funzionalità impeccabile.
Recentemente l’azienda è stata rilevata da Carlo Traglio, proprietario di Vhernier, che ne ha mantenuto intatto il saper fare artigianale.