Boschetti Alberto

Alberto Boschetti, intagliatore e scultore del legno a Pieve Tesino, in provincia di Trento, sviluppa il proprio lavoro intorno alla rappresentazione realistica. La sua formazione inizia in un piccolo laboratorio locale, dove scopre gli strumenti e le prime regole della scultura. Prosegue poi al Liceo Artistico, diplomandosi nel 2016 nella lavorazione dei metalli, per tornare successivamente al materiale che più lo interessa: il legno. A Ortisei approfondisce la specializzazione figurativa e, con l’esame di fine apprendistato nel 2019, avvia un percorso professionale indipendente.

Dal 2020 lavora con privati, aziende e amministrazioni, realizzando opere pensate per integrarsi negli ambienti a cui sono destinate. Le sue figure, umane o animali, nascono dall’osservazione attenta dei volti e dei gesti reali. Boschetti privilegia il taglio vivo dello scalpello, che lascia il legno naturale e mette in risalto contrasti, tratti espressivi e dinamica delle forme. Per lui l’equilibrio della figura è un processo di ascolto e costruzione, dove il dettaglio emerge più da una scelta di incisione che da una rifinitura estrema.

Bottega Conticelli

In un mondo dominato dalla produzione industriale, la Bottega Conticelli ha scelto fin dalle origini quella dell’artigianato lento, fatto di materiali naturali, cura del dettaglio e saperi tradizionali. Fondata da Stefano Conticelli nel 2007 nelle campagne non lontano da Orvieto, la Bottega è oggi un laboratorio creativo dove ogni oggetto viene concepito, disegnato e interamente realizzato a mano.

Bottega Conticelli è particolarmente nota per la lavorazione della pelle, ma tecniche e materiali e padroneggiati dal Maestro sono in realtà numerosi: cuoio vegetale, legno, lana, ferro e iuta sono trasformati in accessori, arredi, rivestimenti per biciclette e scooter, ma anche in altri oggetti realizzati su misura per i clienti internazionali della Bottega, tra cui importanti marchi del lusso. Tutte le creazioni sono uniche, frutto di una ricerca che unisce estetica, funzione e legame con il territorio, ma anche una ludica semplicità che le rende immediatamente riconoscibili.

Il Maestro Conticelli, figlio di un artigiano del ferro, ha sviluppato nel tempo una visione personale del mestiere, fondata sull’equilibrio tra tradizione e sperimentazione. La bottega lavora fuori dai ritmi del mercato – e i tempi di attesa per avere una delle sue creazioni più iconiche possono essere lunghi – e propone un’idea di lusso estremamente consapevole, legata alla qualità e all’essenzialità, piuttosto che all’apparenza.

Nel 2020 Stefano Conticelli è stato nominato dalla Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte MAM – Maestro d’Arte e Mestiere, riconoscimento che valorizza il suo eccezionale contributo al panorama dell’artigianato artistico italiano.

Leowoodart di Leonardo Cappellini

Leonardo Cappellini è un artigiano del legno specializzato in tornitura e scultura contemporanea. Dopo il liceo scientifico si laurea in Design all’Università di Firenze nel 2018, ma già durante gli studi scopre la tornitura: un’intuizione nata quasi per caso che diventa subito passione e poi professione. Trasformata l’autorimessa di famiglia nel primo laboratorio, oggi lavora e vive a Pontassieve, alle porte di Firenze, in una casa in pietra immersa nella natura che ospita anche la sua bottega Leowoodart.

La sua ricerca nasce dal desiderio di dare nuova vita a ciò che la natura abbandona: tronchi malati, rami storti, legni segnati dal tempo. Il tornio è il cuore del suo lavoro, ma ogni pezzo prende forma dall’incontro tra la materia e la sua interpretazione artistica. Vasi-scultura e complementi d’arredo nascono da legni locali e di recupero, spesso provenienti da abbattimenti o da alberi donati per preservarne la memoria. Ogni imperfezione viene accolta come segno vitale, non nascosta, così da trasformare l’oggetto in una testimonianza del tempo e della trasformazione.

Leonardo predilige il legno fresco, capace di deformarsi e muoversi mentre perde umidità: un dialogo continuo che alimenta la sua ricerca sulle forme e sulle texture. Alle tecniche di tornitura affianca scultura e pirografia, per opere che uniscono tradizione artigianale e linguaggio contemporaneo. Collabora con privati, gallerie e studi di architettura, ed è stato protagonista di mostre ed esposizioni dedicate all’artigianato d’arte.

Insegne Rigazzi

Il laboratorio Insegne Rigazzi a Volpiano, in provincia di Torino, progetta e realizza a mano insegne artistiche dipinte su supporti in metallo (soprattutto ferro battuto), vetro e legno per negozi, bar, ristoranti e in generale per locali pubblici. La titolare Roberta Rigazzi coniuga la sua competenza di grafico pubblicitario con quella maturata grazie ad un corso specializzato di pittura e decorazione e realizza insegne uniche e personalizzate, dipinte a mano con smalti sintetici e colori a olio e poi finite in modo da garantire la durata all’esposizione esterna. Ancora oggi le tecniche non sono dissimili da quelle utilizzate tra la fine dell’Ottocento e la metà del secolo scorso, e il laboratorio è in grado di effettuare anche restauri di insegne storiche.

La realizzazione di insegne storiche non è solo un lavoro di sviluppo creativo attorno all’attività del cliente ma presuppone anche uno studio dell’impatto estetico e architettonico: dalla tipologia di facciata su cui l’insegna si inserisce, al contesto dell’edificio, soprattutto nei centri storici. Le creazioni di Roberta Rigazzi – riconosciuta Eccellenza Artigiana dalla Regione Piemonte nel 2006 – sono installate non solo nella sua regione ma anche in buona parte d’Italia e in Svizzera.

Laboratorio Incredix

Laboratorio Incredix è l’officina creativa fondata dall’artigiano e designer Pino “Incredix” Giacomelli a Locorotondo, in provincia di Bari. Figlio di un artigiano della pietra – suo padre lavorava la pietra locale per costruire muretti a secco e trulli – Pino ha sperimentato nel tempo diversi linguaggi espressivi, affermandosi come un creativo poliedrico e autodidatta.

Ama lavorare a mano la materia – pietra, legno o resine – trasformandola in oggetti d’arredo, sculture, lampade e installazioni per eventi. La tradizione familiare spiega la sua predilezione per la pietra, con cui realizza oggetti-scultura completamente lavorati a mano. Tra questi spicca la collezione “Primitives”, composta da creazioni dalle forme essenziali e primordiali, pensate come piedistalli simbolici per semplici doni della natura: fiori, spighe, fili d’erba.

La pietra è anche protagonista dei workshop che il laboratorio propone a turisti e visitatori: momenti di condivisione in cui è possibile vivere un’autentica esperienza pugliese, realizzando con le proprie mani un oggetto da portare a casa.

Oltre alla pietra e al legno, Pino lavora anche con resine poliestere e poliuretaniche, con cui crea complementi d’arredo, sedute e lampade di propria ideazione. Progetta inoltre installazioni luminose per eventi e festival, curandone concept e realizzazione.

Davide Cortesi Liutaio

Davide Cortesi è un affermato liutaio ravennate, che dal 2021 opera nella sua bottega affacciata sulla piazza principale di Monte San Savino, in provincia di Arezzo. Il suo laboratorio si occupa di costruzione, riparazione, set-up, sound adjustment e restauro di strumenti ad arco del quartetto classico.

La storia professionale di Davide Cortesi è stata segnata in giovane età dall’incontro con la musica, e in particolare con il violoncello: un amore che lo porta a formarsi presso la Civica Scuola di Liuteria prima e a perfezionarsi successivamente, a Londra, nel restauro di strumenti di pregio. Studio e pratica si fondono, portandolo a diventare un esperto della liuteria regionale italiana dal secondo Settecento al Novecento, e si arricchiscono grazie ad un’importante esperienza del tutto trasversale: per due anni, infatti, partecipa alla costruzione di un veliero in legno progettato dall’architetto del mare Carlo Sciarrelli, insieme ai maestri d’ascia del Cantiere Carlini di Rimini. Un’esperienza che lo porta ad approfondire ulteriormente il suo speciale rapporto con il “materiale” legno, del tutto funzionale all’apertura del suo primo laboratorio, a Ravenna, nel 2009. Ancora oggi, nel suo mestiere, seleziona e lavora un’ampia gamma di essenze lignee – dalle più nobili come l’acero marezzato e l’acero dei Balcani a quelle più comuni come l’acero campestre, il pioppo, il salice, scegliendo sempre le più idonee e filologicamente esatte per ogni progetto.

Oltre all’esercizio del mestiere, Davide Cortesi è anche impegnato nella promozione della cultura della liuteria attraverso conferenze e progetti educativi come il corso per la costruzione di violini e violoncelli piccoli, per i giovani allievi della scuola di musica del suo comune. Nel 2018, ha partecipato agli esami per il diploma alla Civica Scuola di Liuteria di Milano come commissario esterno.

VIP di Vittorio Pappalardo

VIP è un’azienda artigiana che realizza arredi e in particolare poltrone imbottite su misura e fortemente personalizzate, situata nel centro di Napoli. Il fondatore Vittorio Pappalardo, artigiano dal forte spirito imprenditoriale, ha creato un laboratorio dove una squadra di artigiani specializzati realizza, sotto la sua direzione, creazioni su misura non solo in relazione al design delle poltrone, per assicurare ai suoi clienti la massima ergonomia e il miglior comfort, ma anche in termini di creatività, scelta e assemblaggio dei materiali, personalizzazione di elementi decorativi che sono ricamati sui tessuti o direttamente applicati sulla struttura dei mobili.

Vittoria, la figlia del fondatore, segue le orme del padre e contribuisce all’attività di famiglia con le sue competenze in termini di design e di comunicazione, ideando progetti speciali come le poltrone pensate e realizzate specificamente per il pubblico femminile.

Il laboratorio può vantare anche una particolare sensibilità ambientale: tutti i legni utilizzati provengono da foreste ad abbattimento sostenibile e la colorazione dei legni viene realizzata ad acqua, senza l’utilizzo di solventi ed agenti chimici di sintesi.

Butega Rebelle

Butega Rebelle è la creatura di Antonello Arminu, falegname che un giorno ha deciso di dare una casa ai rebelles – i ribelli, in dialetto sardo – nella sua Pattada, in provincia di Sassari.

Chi sono i rebelles? Prima di tutto, ribelle è Antonello stesso, che ha scelto di non lasciare la sua terra e anzi di esser promotore di un progetto di artigianato artistico non propriamente tradizionale. Ribelle è la Sardegna, terra la cui identità non smette mai di essere caparbiamente isolana. Ribelle però è anche il legno, materia viva e dinamica che oppone le sue forme irregolari e la sua materia coriacea ad ogni tentativo di banalizzazione, di riduzione ad uno standard funzionale. I nodi, le venature, le imperfezioni del legno – prevalentemente locale – utilizzato da Antonello diventano tratti di personalità dei suoi oggetti, delle sue sculture e dei suoi mobili, rendendo ogni pezzo unico.

Non c’è niente di nostalgico nei manufatti di Butega Rebelle, che invece spesso integrano o sono complementari a un’anima tecnologica: lampade, supporti per computer, diffusori di musica. Le creazioni sono ampiamente personalizzabili e spesso si contaminano e arricchiscono grazie a collaborazioni con altri artigiani locali, dando vita ad un mondo di oggetti plasmati in un territorio di confine tra pezzo unico e design, tra passione e funzionalità.

Coltelli Artigianali Manca

Coltelli Artigianali Manca, a Pattada, è il luogo dove il titolare Massimo Manca realizza manualmente sa rezolsa, il tradizionale coltello a serramanico sardo, che proprio nella cittadina in provincia di Sassari trova uno dei suoi principali centri di produzione.

Conosciuti in tutto il mondo per la loro eccellenza – tant’è che vengono anche chiamati pattadesi – i coltelli provenienti da questo territorio hanno raggiunto una notorietà tale tra gli appassionati da permettere a Massimo, ormai riconosciuto maestro, di stringere collaborazioni con importanti marchi – come Ferrari e Ducati – per la realizzazione di set speciali, oltre che di entrare con le sue creazioni in alcune delle collezioni private internazionali più prestigiose.

La produzione dei coltelli è rigorosamente tutta manuale e presuppone la padronanza di diverse tecniche tradizionali: dalla forgiatura delle affilatissime lame in metallo all’intaglio dei legni più pregiati o di materiali come corno di bue, montone e muflone. Massimo svolge tutte queste lavorazioni nel suo atelier di Pattada, unendo tradizione, passione e meticolosa ricerca della perfezione.

Bottega Ghianda

Fondata nella seconda metà dell’Ottocento nel cuore della Brianza, Bottega Ghianda rappresenta una delle massime espressioni dell’ebanisteria italiana, riconosciuta e apprezzata a livello internazionale. In origine specializzata nella produzione di parquet intarsiati, l’azienda si è in seguito dedicata alla realizzazione di arredi e complementi, distinguendosi per l’eccellenza artigianale e l’attenzione al dettaglio.

Il grande impulso alla notorietà globale della bottega arriva negli anni ’70 grazie a Pierluigi Ghianda, definito “il poeta del legno”. È lui a guidare l’atelier verso una nuova stagione di successi, intrecciando collaborazioni con alcuni tra i più celebri progettisti del panorama internazionale: Gae Aulenti, Cini Boeri, Achille e Pier Giacomo Castiglioni, Gio Ponti, Richard Sapper, Ettore Sottsass, Matteo Thun e molti altri.

Nel 2015, poco prima della scomparsa del maestro Ghianda, l’imprenditore Romeo Sozzi – fondatore e designer del marchio Promemoria – raccoglie il testimone, con l’obiettivo di proseguire e rinnovare il percorso della bottega. Sotto la sua guida, Bottega Ghianda continua a raccontare la bellezza del legno attraverso il sapere artigianale, mantenendo viva una tradizione capace di dialogare con il presente e proiettarsi verso il futuro.

Nel 2024, la sedia Farfallina, disegnata da Álvaro Siza e prodotta da Bottega Ghianda, ottiene il prestigioso Compasso d’Oro, a conferma del valore e della vitalità di questa straordinaria realtà artigiana.