La Calzoleria De Fumo è una bottega artigiana della provincia di Macerata, territorio dalla grande tradizione calzaturiera. Nel loro laboratorio di Pollenza, i due titolari Jenny e Luca — entrambi figli d’arte — realizzano calzature da uomo su misura completamente lavorate a mano, frutto di un sapere tramandato e affinato negli anni.
Ogni paio di scarpe nasce da un processo rigorosamente artigianale: il taglio del pellame, il montaggio con puntali e contrafforti in cuoio, la cucitura e le rifiniture vengono eseguiti con la lentezza e la precisione proprie del miglior artigianato italiano. La Calzoleria utilizza inoltre esclusivamente selezionati materiali di pregio: pelle di vitello Box francese, camoscio italiano e inglese, vacchetta conciata al vegetale in Toscana, fodere naturali e cuoi provenienti dalle migliori concerie italiane e britanniche.
Il laboratorio è specializzato principalmente nelle costruzioni Bologna, Handwelted, Norvegese e Stagno. Ogni cliente può personalizzare la propria calzatura scegliendo tipologia di costruzione, pellame, suola e patina finale, dando vita a un modello unico che rispecchi il proprio stile e le proprie esigenze.
In un mondo dominato dalla produzione industriale, la Bottega Conticelli ha scelto fin dalle origini quella dell’artigianato lento, fatto di materiali naturali, cura del dettaglio e saperi tradizionali. Fondata da Stefano Conticelli nel 2007 nelle campagne non lontano da Orvieto, la Bottega è oggi un laboratorio creativo dove ogni oggetto viene concepito, disegnato e interamente realizzato a mano.
Bottega Conticelli è particolarmente nota per la lavorazione della pelle, ma tecniche e materiali e padroneggiati dal Maestro sono in realtà numerosi: cuoio vegetale, legno, lana, ferro e iuta sono trasformati in accessori, arredi, rivestimenti per biciclette e scooter, ma anche in altri oggetti realizzati su misura per i clienti internazionali della Bottega, tra cui importanti marchi del lusso. Tutte le creazioni sono uniche, frutto di una ricerca che unisce estetica, funzione e legame con il territorio, ma anche una ludica semplicità che le rende immediatamente riconoscibili.
Il Maestro Conticelli, figlio di un artigiano del ferro, ha sviluppato nel tempo una visione personale del mestiere, fondata sull’equilibrio tra tradizione e sperimentazione. La bottega lavora fuori dai ritmi del mercato – e i tempi di attesa per avere una delle sue creazioni più iconiche possono essere lunghi – e propone un’idea di lusso estremamente consapevole, legata alla qualità e all’essenzialità, piuttosto che all’apparenza.
Nel 2020 Stefano Conticelli è stato nominato dalla Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte MAM – Maestro d’Arte e Mestiere, riconoscimento che valorizza il suo eccezionale contributo al panorama dell’artigianato artistico italiano.
Casa d’Arte della Comunità di San Patrignano è un progetto unico, che fonde formazione e mestieri d’arte con l’impegno per la rinascita individuale di giovani che stanno affrontando un periodo difficile della propria vita, e trovano nei laboratori artigianali della Comunità una straordinaria opportunità di ritrovare sé stessi, la propria creatività e il proprio valore.
I laboratori, immersi nella natura delle colline romagnole in provincia di Rimini, sono attivi fin dal 1978 e impegnano i giovani artigiani nella creazione di oggetti e progetti di interior design che non sacrificano l’aspetto qualitativo o estetico in nome dell’impegno sociale. Al contrario, tutte le creazioni puntano ad un’eccellenza artigianale testimoniata anche dal prestigio delle realtà partner del progetto: dalle fondazioni non profit alle aziende della moda e del lusso alla ricerca di una più profonda dimensione etica. La profondità del percorso umano degli artigiani rende ancora più autentici e pieni di significato gli oggetti realizzati, che spaziano dalle collezioni di carte da parati e tessuti d’arredo, alla pelletteria e alla moda. Un Made in Italy con una dimensione in più, capace di raccontare non solo bellezza e saper fare ma anche impegno sociale e rinascita.
Giulia Boccafogli disegna e crea interamente a mano collezioni di gioielli e altri ornamenti contemporanei realizzati in pelle di recupero. Le sue creazioni, di forte impatto visivo, sono ispirate alle sue tante passioni – in particolare l’arte, la letteratura gotica e la botanica – e negli anni hanno conquistato un pubblico di appassionati anche grazie alla visibilità ottenuta tramite pubblicazioni, eventi e collaborazioni con importanti siti di e-commerce di settore.
Bolognese e laureata in architettura a Firenze, Giulia ha per anni alternato la professione con la creazione amatoriale di gioielli ed accessori, sua grande passione, prima di dedicarsi interamente al mestiere dell’artigiana e designer. Ha approfondito tecniche e lavorazioni della pelle e partecipato a diversi workshop a San Francisco, dove ha vissuto per un periodo, sulla lavorazione dei metalli e di altri materiali alternativi.
Oggi il brand che porta il suo nome è un piccolo marchio del made in Italy distribuito in selezionati punti vendita anche al di fuori dell’Italia, oltre che nel suo atelier di Como, inaugurato nel 2015.
Oronzo de Matteis è un artigiano della scarpa e designer specializzato nella progettazione e realizzazione di scarpe di lusso nel suo laboratorio di Vernole, in provincia di Lecce. Il suo marchio Orooro manifesta già dal nome una delle caratteristiche distintive della sua identità di designer: le sue creazioni, rivolte ad un pubblico femminile, hanno uno stile decisamente opulento nella scelta dei colori, delle forme e delle decorazioni, spesso realizzate con pietre e altri accessori di grande impatto visivo. Una ricchezza che rappresenta anche un omaggio, più o meno consapevole, all’anima barocca che caratterizza il Salento dove vive e di cui è originario.
Nato in Germania, Oronzo è rientrato in Italia nel 2000 e ha studiato presso la prestigiosa scuola Cercal di San Mauro Pascoli, l’accademia che da decenni forma molti professionisti che lavorano per i più prestigiosi brand del settore calzature di lusso. La sua competenza artigianale, affinata in oltre vent’anni di esperienza, si esprime nella conoscenza e quindi nel taglio e nella lavorazione dei pellami, nello sviluppo dei componenti tecnici della calzatura, nella modellazione e prototipazione che Oronzo svolge anche come consulente per altre realtà che si rivolgono a lui per il solo studio stilistico.
Del Giudice Roma è un piccolo marchio di eccellenza nel campo della pelletteria artigianale, di proprietà dell’omonima famiglia. Fondata dal capostipite Marcello Del Giudice con la moglie Rita nel 1959 e gradualmente cresciuta negli anni, l’attività è oggi gestita dai rappresentanti della seconda generazione: i figli Andrea e Mauro, che portano avanti la tradizione familiare in modo fedele alle origini, cercando di coniugare i valori artigianali con la continua evoluzione del design. Ogni borsa, valigetta, portafoglio, cintura o piccolo accessorio – per donna e per uomo – viene rigorosamente realizzato a mano, utilizzando pellami e materiali di prima qualità, nel laboratorio di Via Mesopotamia, vicino al centro di Roma. Gli elevati standard di servizio – che comprendono personalizzazioni e creazioni su misura – sono quelli di una piccola realtà legata al territorio e ai suoi clienti che però è cresciuta affermandosi come piccolo marchio del Made in Italy. Negli anni 2000 Del Giudice Roma ha anche aperto il primo negozio nel centro storico della città, in Via dei Coronari, a due passi da Piazza Navona.
Valeria Borghi ed Elvio Ravasio sono specializzati nella rilegatura di libri d’arte e antichi, testi, album di fotografie, quaderni, scatole di varie dimensioni con finiture in tessuto, in pelle, in legno e in metallo. La loro è una legatoria d’arte di tradizione, aperta 1960 dal padre di Valeria, che ha saputo trasmettere alla figlia e al genero la grande passione per il lavoro, oltre ai segreti del mestiere.
Nel loro atelier nel centro storico di Milano, si trovano ancora un torchio dell’Ottocento e una pressa per la stampa a caldo, testimoni di una lunga tradizione artigiana. Tra i loro clienti varie biblioteche tra le quali il Museo numismatico del Castello Sforzesco, la Braidense, copisterie e molti studi di architettura per i quali realizzano anche prototipi.
Pariani è una storia selleria a Milano.
La sua storia comincia nei primi anni del Novecento, quando l’ufficiale di cavalleria Federico Caprilli stava sperimentando un nuovo sistema di montatura, e commissionò ad Adolfo Pariani la progettazione di un tipo di sella che vi si adattasse. Il nuovo prodotto fu da subito molto apprezzato e il sistema di Caprilli si rivelò rivoluzionario: è così che nasce Selleria Pariani.
Oggi l’azienda è gestita dal Presidente Aurelio Mutinelli e dai suoi figli Carlo e Caterina. Nei laboratori di Milano esperti artigiani producono a mano e con passione selle di altissima qualità e altri articoli di selleria ed equitazione in pelle e in cuoio, facendo grande attenzione ai dettagli e alla ricerca di nuove soluzioni, tra design e nuovi materiali da impiegare.
Una storia lunga più di un secolo, fatta di tanti riconoscimenti d’eccellenza e di innumerevoli trofei vinti dai cavalieri e professionisti che vi hanno collaborato. Oltre a loro, anche nobili, regnanti e grandi personalità di tutto il mondo hanno amato Pariani: da Guccio Gucci a Giovanni Agnelli, da Ronald Reagan alla Regina Elisabetta, dallo stilista Valentino ad Andrea Bocelli.
Maria Flocco si è laureata in Architettura nel 2002 ma ha trovato la sua realizzazione nell’artigianato grazie al suo progetto Telàio, un brand di design in cui arredi autoprodotti in lamiera forata vengono decorati a mano mediante l’intreccio di fettucce in pelle.
Nel suo atelier a San Giacomo degli Schiavoni, in provincia di Campobasso, semplici superfici metalliche si trasformano in tele su cui Maria, con la sua creatività e la sua manualità, disegna e ricama punto a punto i suoi pattern: alcuni si ispirano a trame di tessuti, altri riproducono lavori all’uncinetto e ricami, altri ancora richiamano l’arte dell’intreccio delle sedie in paglia viennesi. Le possibilità creative sono potenzialmente infinite e le applicazioni molteplici.
Oggetti standard di stampo industriale diventano così uniche ed evocative opere di design contemporaneo, dal gusto innovativo.
Il Maestro Sergio Mazzola è stato tra i padri fondatori della scuola orafa udinese. Oggi questa tradizione è tramandata dalle figlie, Clarice e Paola, e dai nipoti, Dario e Marta.
Nel loro laboratorio vengono creati gioielli, oggetti d’arte e d’arredamento impiegando le più sofisticate tecniche di lavorazione, traendo ispirazione da modelli dell’oreficeria longobarda. Argento e pietre preziose vengono accostati ad elementi poveri e non convenzionali quali osso, pietre, gesso, bucce d’arancia, “scus” di mais e tante altre textures naturali, a ricordare la primitiva funzione ornamentale del gioiello.
Dal primo disegno alla produzione, il cliente viene seguito passo dopo passo in un percorso di ricerca e progettazione, per arrivare alla realizzazione di opere uniche e su misura.