Framondi

Dalla passione e dal talento di Francesca Mondini, restauratrice ed ebanista dal 1994, nascono opere uniche ed eleganti. I suoi intarsi, dal disegno originale e contemporaneo, sono di grande impatto visivo.
Tutte le fasi di lavorazione sono eseguite a mano, dando vita a mobili e complementi d’arredo, varie tipologie di scatole e quadri contemporanei, adatti a decorare ogni ambiente.
Le essenze lignee impiegate sono accuratamente selezionate e provengono da foreste protette di tutto il mondo. La stessa cura per l’ambiente si riflette anche nell’utilizzo di vernici naturali atossiche e legni di recupero.
Oltre alla produzione di pezzi unici e in edizione limitata, lo studio Framondi esegue personalizzazioni di mobili e accessori e tiene corsi per la costruzione di mandala con fogli di legno.

Nicola Tessari

Dopo una laurea in ingegneria elettronica e 15 anni nel settore industriale, Nicola Tessari ha deciso di seguire la sua vera passione: la lavorazione artigianale del legno massello.
Nicola progetta e realizza interamente ogni pezzo, collaborando talvolta con architetti e designer. Nel suo laboratorio di Schio, tra le valli vicentine, impiega utensili e tecniche della falegnameria tradizionale, rifinendo le forme manualmente per farsi guidare dalla sua sensibilità creativa.
L’idea che lo ispira è quella di costruire oggetti dotati di un’anima, lontani dalle logiche del mercato globale, pensati con amore e creati con dedizione per durare e distinguersi. Sulle loro superfici è possibile scorgere il segno imperfetto lasciato dalla mano umana, rimasto non velato per raccontare la genesi e il senso autentico di ciascun prodotto.

Andrea Restelli

Andrea Restelli, dopo il diploma presso la Civica Scuola di Liuteria del Comune di Milano nel 1985, si specializza nella costruzione di clavicembali, fortepiani e clavicordi, seguendo i corsi di restauro e costruzione di fortepiani tenuti dal Maestro Christopher Clarke all’Accademia Bartolomeo Cristofori di Firenze.
In ormai trent’anni anni di attività in proprio ha costruito circa ottanta strumenti a tastiera, tra cui un organo positivo, dieci fortepiani copie da Graf, Fritz, Silbermann e Dulcken, una sessantina di cembali a due tastiere copie da vari modelli francesi (Goujon, Taskin, Donzelague, Tibaut, Stehlin), tedeschi (Mietke, Zell, Oesterlein, Specken, Vater) e fiamminghi (Dulcken, Delin, Ruckers), vari strumenti a una tastiera copia di modelli italiani e cinque clavicordi.
Ha inoltre restaurato alcuni fortepiani, il più importante un Johann Fritz datato 1814 restaurato nel 1993-96, di cui ha costruito due copie nel 2009 e 2012. Ha costruito il suo primo fortepiano nel 1996, una copia da Gottfried Silbermann 1749, per Lorenzo Ghielmi; un secondo nel 1999 per Katia Labeque ed altri due nel 2014.
Molti suoi strumenti sono di proprietà di musicisti importanti in Europa e Giappone e vengono usati frequentemente per incisioni discografiche e concerti. Alcuni sono esposti presso istituzioni pubbliche, tra cui l’Università Cattolica di Milano e i Conservatori di Genova e Como.

Domenico Tramontin & figli

Simbolo della città di Venezia, la gondola è un prezioso manufatto che prende vita solo in pochissimi squeri: quello dei Tramontin è stato fondato dal capostipite Domenico nel 1884, tramandato da Roberto fino al 2018, anno della sua scomparsa, e portato avanti oggi dalle sue figlie, Elena ed Elisabetta.
Fornitore della Real Casa, della Prefettura, del Comune di Venezia, il Maestro Roberto Tramontin ha profondamente innovato il modo di costruire lo scafo delle gondole: a poppa venne allargato il fondo per sostenere e compensare il notevole peso dei gondolieri dell’epoca e l’opera morta venne innalzata donando alla barca una linea più elegante. Innovazioni di design che furono accolte anche dai costruttori concorrenti, e per le quali il Maestro fu spesso paragonato a Enzo Ferrari.
Alle sue figlie ha affidato i segreti del mestiere: l’unità di misura del “piede veneto”, in uso fin dal 1400 perché più adatto alle dimensioni e alle proporzioni di una gondola, la selezione delle essenze migliori a seconda della funzione, la padronanza delle varie tecniche di lavorazione e gli strumenti dell’antica arte: ascia, pialla, sega e martello. Le curvature delle tavole sono ottenute esclusivamente bagnando e scaldando il legno con il fuoco; la linea poppiera di ogni barca è progettata tenendo conto del peso del gondoliere che ne diventerà il proprietario.
Alla costruzione a regola d’arte, lo squero Tramontin affianca il restauro di gondole di particolare rilevanza storica, come quella appartenuta al poeta Robert Browning (considerata la più antica al mondo, tuttora esistente).

Giacomo Moor

Giovane progettista, designer, falegname milanese, Giacomo Moor realizza mobili e complementi d’arredo su misura per privati e per aziende che desiderano un mobile custom con un valore progettuale aggiunto. Nel suo laboratorio si segue tutta la filiera di creazione del prodotto: dalla fase di progettazione e disegno che si svolge nel soppalco, fino alla realizzazione vera e propria nella falegnameria al piano terra. Libreriecucine, letti e oggettistica in legno trovano la loro peculiarità nella raffinata tecnica a incastro, tipica dell’ebanisteria del passato. Oltre alle più svariate essenze di legno, Giacomo Moor utilizza materiali di recupero che trasforma in nuovi oggetti d’uso. La sua passione per la lavorazione del legno è maturata durante gli anni universitari grazie all’assidua frequentazione di una bottega artigiana insieme alla passione per il design approfondita nelle aule del Politecnico. È nata così in Giacomo l’idea di disegnare, ma soprattutto di realizzare in prima persona pezzi unici e piccole serie nei quali la componente manuale potesse diventare il valore aggiunto del progetto.