Stefania Dei Rossi è un’artista e artigiana che ha fondato l’atelier Oro e Disegni nel centro storico di Venezia. La sua formazione parte dal laboratorio di restauro della madre, dove apprende tecniche tradizionali e un metodo basato su lentezza, precisione e attenzione ai materiali. Da questa esperienza sviluppa un linguaggio essenziale che unisce grafite e foglia oro su carta, creando un contrasto visivo e simbolico tra il segno sobrio della matita e la luminosità dell’oro.
Nel suo atelier, Stefania realizza disegni originali e manufatti artigianali. Le opere nascono sempre su carta, ma vengono successivamente trasposte su diversi supporti, tra cui soprattutto il vetro, per dare vita a complementi d’arredo interamente fatti a mano, che integrano l’intento artistico in oggetti preziosi, decorativi o destinati all’uso quotidiano.
La produzione di Stefania Dei Rossi comprende disegni dorati, stampe in tiratura limitata e oggetti in vetro decorati con foglia oro. Il suo lavoro si colloca nella continuità della tradizione artigianale veneziana, con attenzione a tecniche storiche reinterpretate in chiave contemporanea.
Il laboratorio Insegne Rigazzi a Volpiano, in provincia di Torino, progetta e realizza a mano insegne artistiche dipinte su supporti in metallo (soprattutto ferro battuto), vetro e legno per negozi, bar, ristoranti e in generale per locali pubblici. La titolare Roberta Rigazzi coniuga la sua competenza di grafico pubblicitario con quella maturata grazie ad un corso specializzato di pittura e decorazione e realizza insegne uniche e personalizzate, dipinte a mano con smalti sintetici e colori a olio e poi finite in modo da garantire la durata all’esposizione esterna. Ancora oggi le tecniche non sono dissimili da quelle utilizzate tra la fine dell’Ottocento e la metà del secolo scorso, e il laboratorio è in grado di effettuare anche restauri di insegne storiche.
La realizzazione di insegne storiche non è solo un lavoro di sviluppo creativo attorno all’attività del cliente ma presuppone anche uno studio dell’impatto estetico e architettonico: dalla tipologia di facciata su cui l’insegna si inserisce, al contesto dell’edificio, soprattutto nei centri storici. Le creazioni di Roberta Rigazzi – riconosciuta Eccellenza Artigiana dalla Regione Piemonte nel 2006 – sono installate non solo nella sua regione ma anche in buona parte d’Italia e in Svizzera.
Vetrerie di Empoli è una storica vetreria artistica fondata in Toscana nel 1936 e oggi attiva a Milano. L’attività nasce dalla visione della famiglia Parentini, che la guida ancora oggi, portando avanti un sapere che affonda le radici nella tradizione del vetro verde di Empoli. Un tempo utilizzato per realizzare semplici oggetti di uso comune come bottiglie, fiaschi e damigiane, questo vetro lavorato o soffiato artigianalmente ha rappresentato per decenni un segno distintivo dell’artigianato toscano e Vetrerie di Empoli ha saputo trasformare quel sapere antico in una produzione dal gusto sempre più raffinato. Oggi, gli artigiani della casa danno vita a collezioni di bicchieri, calici, vasi e oggetti per la tavola o l’arredo caratterizzati da uno stile opulento e ricercato. Ogni pezzo è frutto di una profonda maestria nella molatura e nella decorazione, arricchito da materiali preziosi come l’oro zecchino e il platino. L’ispirazione di fondo resta l’Italia: la sua arte, la sua storia, le sue eccellenze.
Accanto alla produzione, Vetrerie di Empoli offre servizi di personalizzazione su misura e mette a disposizione i propri artigiani anche per interventi di restauro e riparazione di vetri e cristalli.
La Vetreria Ballarini, fondata nel 1964 ad Arluno (MI) da Rinaldo Ballarini, è una vetreria artistica con una duplice natura. Una è quella di un’azienda moderna che realizza innovative soluzioni in vetro per edilizia e arredamento, basandosi su tecnologie avanzate e su un team di esperti in grado di soddisfare le richieste più sfidanti dei clienti, dalla progettazione alla messa in opera. L’altra è strettamente legata alla profonda conoscenza delle tecniche tradizionali e alla lunga esperienza internazionale di Daniela Ballarini, che oggi gestisce l’attività, nel campo delle vetrate artistiche.
Daniela si è formata presso il Centre International de Vitrail a Chartres, dove ha perfezionato le tecniche della pittura su vetro e della grisaille, imparando ad esaltare la bellezza del vetro e a raccontare storie attraverso luce e colore. Lo spettro di lavorazioni che Daniela padroneggia oggi comprende lo smalto a gran fuoco, per le decorazioni più pregiate, la vetrofusione e la sabbiatura scavata. Le sue creazioni danno vita a vetrate, arredi artistici e installazioni uniche che adornano luoghi di culto, edifici storici e spazi moderni nel suo territorio di nascita (numerose chiese e cappelle tra Arluno, Milano, Magenta, Inveruno) ma anche in tutto il mondo, dalla Francia all’Olanda, dalla Russia fino al Camerun e persino alla Papua Nuova Guinea. A questi lavori originali si aggiungono restauri di grande rilievo, come quello di oltre duecento vetrate di due palazzi storici a La Chaux-de-Fonds, in Svizzera.
4 Glass è la fornace inaugurata a Murano nel 2016 dal maestro vetraio Michael Penna, francese di nascita ma di padre veneziano. L’apertura di una piccola fornace indipendente ha rappresentato il traguardo di un lungo percorso di apprendistato nell’ambito della vetreria artistica compiuto dal fondatore, che ha iniziato a dedicarsi all’arte muranese fin da giovanissimo e può vantare oggi una lunga esperienza. La sua missione di artigiano è la costante ricerca dell’essenza della bellezza, frutto di una personale alchimia tra tradizione e identità in cui si incontrano ricerca, progettazione, sperimentazione e manualità. Le creazioni di 4 Glass comprendono tra le altre lampade e lampadari, vasi, calici e bicchieri, oggetti di arredo e decorazioni varie.
4 Glass opera principalmente su misura, in collaborazione e su incarico di privati, architetti, interior designer e istituzioni, ma è anche un punto di riferimento nell’ambito del restauro dei lampadari antichi di Murano. Per garantire l’esecuzione puntuale e impeccabile di tutte le commissioni, oltre che sull’esperienza, creatività e passione di Michael Penna, 4 Glass può contare sull’abilità di una squadra di assistenti di fornace.
D.F. Glassworks è il nome della piccola fornace indipendente creata alla fine degli anni novanta dal maestro vetraio Davide Fuin, a Murano. Il suo laboratorio sull’isola dei vetrai è il luogo magico dove, da decenni, nascono capolavori che sono entrati in alcune delle più prestigiose gallerie e collezioni in tutto il mondo, anche grazie alla reputazione raggiunta da Davide Fuin con le sue opere e con le sue docenze in rinomate scuole internazionali come il Corning Museum of Glass di New York e il Toyama Glass Institute in Giappone.
Muranese di nascita e figlio di un maestro vetraio, Davide Fuin ha iniziato il suo percorso come vetraio in giovane età, collaborando con alcune delle più note fornaci veneziane, tra cui Barovier & Toso, Venini e Salviati, e nel corso della sua lunga carriera ha lavorato su progetti insieme a numerosi artisti e designer internazionali. Oggi mantiene viva la più pura tradizione muranese lavorando principalmente su bicchieri, calici e altri oggetti ma anche su riproduzioni museali in stile veneziano. Da qualche anno ha lavorato alla creazione di una collezione in vetro avventurina, un materiale dall’eccezionale brillantezza.
Chiara Ferraris è un’artigiana del vetro di Torino. Si avvicina alla teoria dei mestieri d’arte fin dai suoi studi, laureandosi in Storia della Miniatura all’Università di Torino. Prosegue la formazione alla Scuola per Artigiani Restauratori specializzandosi nella lavorazione del vetro. Nel 2000 apre la sua attività, cominciando a produrre soprattutto oggetti per il merchandising aziendale e complementi d’arredo. La necessità di creare manufatti artisticamente più ricercati la porta a organizzare mostre nel suo laboratorio a Torino e a collaborare con designer affermati. Nel suo atelier sono disponibili quadri, pannelli decorativi e articoli per l’arredo della casa, anche su richiesta, tutti realizzati con la tecnica della pittura in vetrofusione.
Nato nel 1984 a Marostica, Simone Crestani ha iniziato a lavorare il vetro a soli 15 anni ed è oggi il titolare dell’atelier che porta il suo nome a Camisano Vicentino, in provincia di Vicenza. Nominato MAM – Maestro d’Arte e Mestiere nel 2020, Simone è ormai un riconosciuto artista del vetro trasparente, che lavora al lume o plasma con altre tecniche scultoree, frutto di un’instancabile attività di ricerca e sperimentazione.
Nelle opere di Simone Crestani, il vetro sembra superare una dimensione materiale per diventare un elemento concettuale puro, un linguaggio personale e riconoscibile che mette insieme tecnica, poesia, leggerezza ed eleganza. L’ispirazione della sua creatività proviene principalmente dal mondo naturale, in una continua celebrazione della vita espressa tramite forme di animali e piante cristallizzate in opere anche di grandi dimensioni, ma sempre curate nei minimi dettagli e in grado di suscitare un senso di meraviglia.
Le sue creazioni sono regolarmente esposte in occasione delle più importanti iniziative del mondo del vetro e dell’arte, ed è spesso invitato come insegnante e visiting artist da prestigiose accademie d’arte e scuole del vetro di tutto il mondo.
Elena Boffi proviene da una famiglia di pellettieri, che per tre generazioni hanno disegnato e prodotto accessori di lusso, ma la sua passione è sempre stata l’oreficeria. Ereditando dai suoi predecessori manualità e creatività, si diploma alla Scuola Orafa Ambrosiana di Milano e inizia a realizzare gioielli con pietre e materiali preziosi, avviando così la sua carriera.
Le sue creazioni con le pietre e l’argento ricordano gli ornamenti delle dame rinascimentali, piene di poesia e raffinatezza, mentre quelle in bronzo e argento sono sculture contemporanee lavorate con la tecnica della cera persa.
Oggetti fatti con amore e passione, che trasmettono questi sentimenti anche a chi li indossa.
Ogni gioiello è un pezzo unico, interamente fatto a mano da Elena, e tutti i materiali sono anallergici.
“La grande officina” è il nome della gioielleria e laboratorio orafo di Daniela Ronchetti, aperto nel 1995 insieme al marito Giancarlo nel quartiere San Lorenzo a Roma.
Sempre alla ricerca di nuove contaminazioni, Daniela prende ispirazione dalla natura e dalla meccanica, due mondi apparentemente opposti ma che trovano nelle sue creazioni un punto di incontro. Spesso utilizza componenti riciclati, come microchip e cuscinetti a sfera, e vengono accostati tra loro materiali diversi: dall’oro al legno, dall’argento all’acciaio, dal bronzo alle plastiche e resine.
Un laboratorio d’altri tempi, dove le pietre e i metalli inerti prendono vita e ogni gioiello è un pezzo unico.