Gianluca Pacchioni

Nato a Milano nel 1966, dopo la laurea in Economia e Commercio alla Bocconi si trasferisce a vivere a Parigi. Qui, nel corso degli anni ’90, scopre la passione per la scultura dei metalli, che sperimenta da autodidatta. Le sperimentazioni sfociano nella prima collezione di mobili-scultura in ferro presentata dalla galleria Vivendi.
Nel 1997 decide di tornare a Milano attratto dalla genialità italiana, della flessibilità e della fantasia dei nostri artigiani e apre il suo atelier in una fabbrica degli anni ’30. In questi anni di grande creatività continuano le collaborazioni internazionali e le sue opere girano il mondo, vengono comprate da collezionisti privati, installate in parchi e giardini e in hotel di lusso. Nel 2014 arriva la grande soddisfazione di essere selezionato dall’Ambasciata Italiana in Francia per rappresentare l’eccellenza dei mestieri d’arte italiani. Da allora, una scultura monumentale in acciaio inox è in esposizione permanente all’ingresso d’onore della nostra Ambasciata a Parigi.
Nel suo laboratorio plasma una gran varietà di metalli: dal ferro all’acciaio inox, al bronzo, all’ottone, all’alluminio, perseverando nella sua attività di ricerca nell’innovazione di tecniche di fusione, forgiatura e decorazione. La sua abitazione-atelier è una splendida galleria di arredi, da lui stesso creati, dal forte impatto visivo.

 

La Fucina di Efesto

La Fucina di Efesto nasce nel 1997 nel quartiere Bovisa, fervente polo universitario del Politecnico di Milano, tra le antiche mura di una stalla appartenuta all’Ordine dei Benedettini, e risalente al 1624. Oggi l’attività si è spostata in zona Niguarda, in via Cesari 17: un luogo crocevia di tradizioni, tecniche innovative e creatività, dove opere in metallo dal design contemporaneo e d’avanguardia vengono ideate e realizzate con gli strumenti di lavoro di una volta, e con la competenza di grandi maestri artigiani, un sapere oggi ormai quasi dimenticato.
All’interno de La fucina di Efesto, la scultura in metallo è un’attività di ricerca, volta a dare forma alla materia: per dare vita a queste sculture e complementi d’arredo infatti, è necessaria una grande conoscenza dei metalli, di come forgiarli e trasformarli in oggetti d’arte finiti, e la capacità di innovare e sperimentare con le tecniche e le lavorazioni.
Alessandro Rametta, Nicolò Mulazzani e Andrea Capriotti realizzano collezioni frutto della sapiente combinazione di artigianalità e progetto, e trasferiscono generosamente il loro saper fare alle nuove generazioni.

Pilgiò

Antonio Piluso, calabrese di nascita ma milanese d’adozione, apre il suo laboratorio nel 1982 e, due anni dopo, fonda il marchio Pilgiò.
Il suo lavoro si basa su una materia considerata non come elemento inerte ma mutevole che sprigiona energia. Tutti i suoi monili, così come pure le sculture in legno d’ulivo, sembrano nascere dalla mano come quelle figure che, tracciate distrattamente sulla carta, d’improvviso si rivelano incantevoli.
Ormai da decenni Antonio esercita la sua sorprendente forza creativa per dar vita a gioielli unici, frutto di un’incessante attività di ricerca e sperimentazione che portano la materia ai suoi limiti naturali e a innovazioni nelle tecniche impiegate. Gioielli barbari, arte orientale, combinazioni materiche, elementi della natura e ricordi personali sono spunti d’ispirazione e concetti di partenza per la progettazione di soluzioni inedite. Il vigore espressivo e l’originalità di queste opere consentono a Pilgiò di essere oggi conosciuto a livello internazionale.

GLab

A Milano Davide Grosso produce con il marchio GLab una collezione di arredi da lui realizzati su disegno con lamiera di ferro, ossidata e patinata, personalizzati ma ripetibili. L’originalità delle creazioni di Davide Grosso, protagonista di un artigianato d’eccellenza, figlio ed erede della migliore tradizione italiana, parte dalla conoscenza della materia, il ferro, e della storia del mobile, in particolare italiano e francese. Ai materiali ferrosi, addomesticati da macchine laser a controllo numerico, nate per la produzione seriale di pezzi per l’indotto dell’auto, nella collezione di Davide si unisce l’applicazione di tecniche artistiche storicamente attestate, quali la laccatura veneta settecentesca e la doratura a guazzo, che sono da anni nel DNA di Davide, nato restauratore.

Giacomo Moor

Giovane progettista, designer, falegname milanese, Giacomo Moor realizza mobili e complementi d’arredo su misura per privati e per aziende che desiderano un mobile custom con un valore progettuale aggiunto. Nel suo laboratorio si segue tutta la filiera di creazione del prodotto: dalla fase di progettazione e disegno che si svolge nel soppalco, fino alla realizzazione vera e propria nella falegnameria al piano terra. Libreriecucine, letti e oggettistica in legno trovano la loro peculiarità nella raffinata tecnica a incastro, tipica dell’ebanisteria del passato. Oltre alle più svariate essenze di legno, Giacomo Moor utilizza materiali di recupero che trasforma in nuovi oggetti d’uso. La sua passione per la lavorazione del legno è maturata durante gli anni universitari grazie all’assidua frequentazione di una bottega artigiana insieme alla passione per il design approfondita nelle aule del Politecnico. È nata così in Giacomo l’idea di disegnare, ma soprattutto di realizzare in prima persona pezzi unici e piccole serie nei quali la componente manuale potesse diventare il valore aggiunto del progetto.