Virgilio Gioielli

La tradizione della famiglia Virgilio nasce nel 1930, quando Eduardo Virgilio aprì il suo primo laboratorio di gioielleria a Napoli. Oggi Roberto Virgilio rappresenta la terza generazione dell’azienda e, dopo essersi formato all’estero come suo padre e suo nonno, tramanda il patrimonio unico di artigianalità che ha ereditato.
Con più di 30 anni di esperienza nel settore, egli realizza nel suo laboratorio linee di gioielli seguendo ogni fase della produzione: dal disegno alla creazione del modello in cera, dalla fusione all’incastonatura. La qualità della manodopera e delle pietre preziose utilizzate consente all’azienda di distinguersi come esempio di eccellenza made in Italy.

Simone Groppi

Simone Groppi è un orafo scultore, diplomato presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Seguendo le orme del padre Franco, maestro orafo che avviò l’attività negli anni Settanta, ha continuato la ricerca degli splendori delle antiche civiltà perdute, attraverso la riproduzione di gioielli e monili, come pettorali, anelli, orecchini e bracciali.
Oggi, nel laboratorio di famiglia a Saronno, realizza gioielli che sono un ponte diretto tra le opere dell’antichità e lo stile contemporaneo, utilizzando tecniche tradizionali come la cesellatura e la fusione a cera persa. Spesso essi prendono forma dal disegno del cliente, a cui viene offerto un servizio di personalizzazione su misura del gioiello. Inoltre, all’interno dell’atelier si eseguono riparazioni e si ritirano oggetti preziosi in oro per fonderli e crearne di nuovi.

Luigi Sala Gioielli

Luigi Sala Gioielli nasce nel 1960 dall’estro creativo di Luigi Sala, che è riuscito a trasmettere la passione per il suo mestiere anche ai figli Gabriele e Olivetta.
Nel laboratorio orafo a Milano i due fratelli danno vita a prodotti unici, che incantano per la loro eleganza e la loro bellezza. Partendo da un’idea, un’immagine o una fantasia, pregiati gioielli prendono forma interpretando le storie e le emozioni delle persone per cui sono creati.
Tutti i prodotti sono fatti a mano in oro e argento e impreziositi da diamanti, pietre preziose e semipreziose, coralli e perle. Ogni pezzo è realizzato su misura, ed è pertanto unico; ciò consente di ampliare continuamente la varietà di modelli, da cui i clienti possono anche trarre ispirazione.

Perri

L’oreficeria Perri conserva un’affascinante storia lunga più di un secolo. Gennaro Perri fondò il primo laboratorio nel 1896, dando vita a una dinastia di artigiani arrivata ormai alla quarta generazione e che continua a tramandare saperi antichi, oggi affidati alle mani del Maestro Antonio Perri e di sua figlia Anna. Nel laboratorio di Corigliano Calabro si uniscono storia e creatività, forgiando sia gioielli contemporanei che quelli della tradizione e adoperando tecniche come la filigrana, la granulazione e l’incisione. Si tratta di opere d’arte che sono parte importante del patrimonio culturale calabrese, molte delle quali sono infatti esposte nei musei d’arte e mestiere del cosentino.

Pestelli

Nel 1908 Edoardo Pestelli avviò la sua attività di orafo gioielliere a Firenze. Tra i suoi clienti vi erano grandi nobili, tra cui la famiglia Savoia, il viceré d’Egitto e i reali di Romania. Questa eredità è oggi nelle mani di Tommaso Pestelli e di sua moglie Eva.
Nel negozio sono esposti gioielli realizzati interamente a mano, alcuni nati da disegni originali degli artigiani, altri dai modelli forniti dai clienti. Si tratta di splendidi oggetti da collezione e d’arredo realizzati in oro, argento e pietre preziose. Queste opere sono apprezzate in tutto il mondo e sono esposte al Museo degli Argenti di Firenze e vendute presso la Maison Talmaris di Parigi e il Bergdorf Goodman di New York. Oltre all’attività produttiva, i Pestelli svolgono anche restauri e la loro competenza è riconosciuta dal MIBACT.

 

Pilgiò

Antonio Piluso, calabrese di nascita ma milanese d’adozione, apre il suo laboratorio nel 1982 e, due anni dopo, fonda il marchio Pilgiò.
Il suo lavoro si basa su una materia considerata non come elemento inerte ma mutevole che sprigiona energia. Tutti i suoi monili, così come pure le sculture in legno d’ulivo, sembrano nascere dalla mano come quelle figure che, tracciate distrattamente sulla carta, d’improvviso si rivelano incantevoli.
Ormai da decenni Antonio esercita la sua sorprendente forza creativa per dar vita a gioielli unici, frutto di un’incessante attività di ricerca e sperimentazione che portano la materia ai suoi limiti naturali e a innovazioni nelle tecniche impiegate. Gioielli barbari, arte orientale, combinazioni materiche, elementi della natura e ricordi personali sono spunti d’ispirazione e concetti di partenza per la progettazione di soluzioni inedite. Il vigore espressivo e l’originalità di queste opere consentono a Pilgiò di essere oggi conosciuto a livello internazionale.

Percossi Papi

Durante i suoi studi in architettura, Diego Percossi Papi intraprende da autodidatta l’attività di artista-scultore-orafo con lo spirito e la libertà dell’artifex rinascimentale.
Dal 1968, nel piccolo atelier di Roma, vicino al Pantheon, presenta i suoi gioielli con uno stile e una scuola ben determinati e riconoscibili, utilizzando materiali antichi e tecniche di smalto cloisonné, che oggi sono diventati la caratteristica del laboratorio di famiglia. L’atelier è noto per le creazioni “ad personam”, la cui produzione limitata ne accresce il fascino, oltre che per gli oggetti d’arte sia sacra che profana. Il suo lavoro è un personale percorso di rivisitazione storica basato sempre su tre valenze primarie: l’emozione suscitata dai cromatismi, il simbolo suggerito dalla memoria e dalle radici storiche, l’estemporaneità della creazione.
Ha realizzato anche gioielli per film di Wertmuller, Taviani, Monicelli, Olmi e per attrici come Sophia Loren, Jacqueline Bisset, Isabelle Huppert, Cate Blanchett. Alcune tra le principali mostre degli ultimi anni sono state: “Fantasie dalla Memoria” (2004, Palazzo Venezia, Roma); Diaghilev PS (2009, Museo Etnografico di San Pietroburgo); “Le rêve italien de la maison de Luxembourg par les bijoux de Percossi Papi” (2013 Lussemburgo); “La Maestà, le Contrade: ori di Siena” (2015 Siena Palazzo Pubblico). E’ stato più volte giudice nell’ambito di concorsi internazionali di gioielleria a San Pietroburgo, Mosca e Pechino; è Cavaliere al merito della Repubblica Italiana, Maestro orafo dell’Università e nobil collegio di Sant’Eligio e Accademico ad honorem della Pontificia Accademia dei Virtuosi al Pantheon.

Spazio Omnia

Omnia è una gioielleria artigiana, dove vengono realizzati pezzi unici interamente a mano sotto gli occhi del cliente, soddisfacendo le richieste e intervenendo con modifiche al momento.
Il laboratorio è un concept store molto accogliente che, all’occorrenza, può ospitare mostre d’arte, vetrine ed eventi creativi.
Silvia Maria Gilda Genovese, titolare e anima dell’atelier, ha trent’anni di esperienza nel settore orafo. Le piace sperimentare con le forme e i colori per le sue creazioni, dove spesso sono protagonisti il blu della tanzanite, lo zaffiro e il topazio London, lo scintillio della pietra di luna e le sfumature rosse del rubino e del granato.

Villa Milano

Villa Milano è una storica gioielleria fondata nel 1876 da Benvenuto Villa, orafo e alchimista: più di 100 anni di storia in cui tradizione e innovazione si sono intrecciate rendendo questo laboratorio orafo d’eccellenza un punto di riferimento che attrae clienti da tutto il mondo.
Oggi la quinta generazione, rappresentata da Alice e Francesca Villa, proseguono l’attività di famiglia con entusiasmo ed eleganza: nella nuova boutique con laboratorio a vista di Via San Carpoforo in Brera, inaugurata nel 2021, il cliente è invitato a partecipare alla progettazione e creazione del proprio gioiello.
In negozio si possono trovare anelli dai volumi importanti, gemelli di ogni forma e materiale, creativi, ironici ed eleganti, oltre a spille e gioielli nel celebre “tessuto Villa”, un intreccio di fili d’oro brevettato dal fondatore.

Pellini

Seguendo la tradizione della nonna Emma Caimi Pellini che nell’immediato dopoguerra disegnava bijoux per l’alta moda francese e italiana, oggi Donatella Pellini crea e reinterpreta questa arte preziosa con una visione contemporanea. La sede storica dell’atelier è a Palazzo Belgiojoso, in Via Morigi, ma è nel laboratorio in via Giannone che le creazioni prendono vita con la sperimentazione di accostamenti innovativi. Tra i metalli preferiti il rame, l’ottone, l’argento, impreziositi con cristalli, ametiste, giade, resine che riproducono con raffinato gusto cromatico i colori dei coralli, delle pietre dure e preziose.